Lega Faenza: “Quando Martina venne alla Nott de Bisò nessuna polemica”. E anche il Borgo esce con una nota
«Sconcerta leggere le affermazioni allarmate di cittadini che vedono nella presenza di un politico in città in concomitanza di un evento locale, una provocazione o, peggio, un attentato alla democrazia ma, come è noto, il pensiero malizioso o malevolo è espressione di coloro che lo esprimono»: con queste parole il consigliere regionale Andrea Liverani commenta le polemiche che sono nate per la visita di Matteo Salvini a Faenza il 5 gennaio 2020, in occasione della tradizionale festa della Nott de Bisò, che coinvolge i cinque rioni faentini.
«Sicuramente né Salvini né i suoi accompagnatori si permetteranno e, mai lo hanno pensato, di violare le norme di sicurezza della festa – prosegue Liverani – Ci chiediamo, senza alcun spirito polemico, se domani Bonaccini o altri politici di sinistra fossero stati in visita a Faenza sarebbe stata a loro dedicata tale attenzione. Senza dimenticare che l'”anno scorso venne, senza clamore, l’allora segretario del Pd, Maurizio Martina e noi della Lega non ci siamo permessi alcuna critica e nessun attacco alla sinistra e quantomeno ai Rioni che sono apartitici e apolitici».
Borgo Durbecco: “Già capitato che un politico venisse alla Nott de Bisò”
Nel frattempo, nella serata del 4 gennaio, anche Borgo Durbecco, dopo il Rione Nero e il Rione Rosso, ha pubblicato un comunicato in merito alla visita di Salvini. «Il Borgo Durbecco persegue la teoria della non politicizzazione dei Rioni, associazioni che sono composte da individui di ogni ceto sociale, credenza politica o credo religioso. Per questo motivo e per non dare eccessivo clamore alla notizia (cosa che infatti poi è successa ma non certo per nostra responsabilità) si è deciso di tenere un basso profilo, lavorando a livello personale per evitare il comizio programmato che, quello si, avrebbe portato a un’importante strumentalizzazione della nostra festa, la festa dei faentini e dei rionali».
«In fondo nelle edizioni passate – prosegue la nota – è già capitato che un politico esponente di partito sia passato da piazza del popolo il giorno della Nott de’ Bisò, non si capisce perché in questo caso si dovrebbe vietare la visita. Questo per noi è lasciare fuori la politica dal Rione. Nessuna divisione o spaccatura tra rioni, come scritto da alcuni organi di informazione che dovrebbero essere vicini ai rioni stessi.. solo idee leggermente differenti nella gestione della comunicazione».