Area Graziola, le precisazioni della società agricola Le Cicogne
A seguito di alcuni articoli pubblicati recentemente si riportano le precisazioni della società agricola Le Cicogne srl. «La società – si scrive nella nota – in adesione con le volontà dei soci Credit Agricole Italia e Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, ha da alcuni mesi avviato un percorso teso a individuare le possibilità di valorizzazione del sito in primis in un contesto di salvaguardia dell’attuale realtà agricolo-ambientale con l’obiettivo di integrare aspetti agricoli, economici, paesaggistico-ambientali e sociali. Proprio per tenere aperta ogni possibilità di dialogo con la Pubblica Amministrazione, e in linea con quanto previsto dalla nuova Legge Urbanistica Regionale, si è ritenuto opportuno aderire al bando con una proposta volta a ricalcare alcune possibilità già previste nel PSC».
«Nell’interesse della società e di entrambi i soci – prosegue la nota – si è ritenuto quindi prioritario e doveroso salvaguardare ogni opportunità di tutela del patrimonio, avendo in particolare presente che uno dei soci, la “Fondazione”, è un’istituzione di origine privata che ha scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo del territorio. Il patrimonio della Fondazione è vincolato al perseguimento degli scopi sociali; vige quindi l’obbligo di tutelarne il valore nell’interesse, anche economico, del territorio di competenza».
«La società prosegue comunque nella sua ordinaria attività di conduzione agricola orientata alla gestione di un piano colturale in continuità con le scelte agronomiche precedenti e compatibile con l’annata agraria già avanzata. Ne sono testimonianza la destinazione nel 2018-2019 di ampie superfici a produzione di erba medica e la decisione di procedere con un importante investimento per il prossimo futuro che prevede l’impianto di un nuovo vigneto, coltura vocata e di pregio per l’area faentina. Come noto peraltro, in una logica di riqualificazione dell’area agricola di medio e lungo periodo dell’intero ambito, i terreni della società accoglieranno, per un’estensione di circa 40 ila mq., l’invaso del Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale necessario a rendere irrigui una significativa parte dei terreni agricoli dell’intero bacino idrografico (Comuni di Faenza e Brisighella)».
«Nel 2018 inoltre – conclude il comunicato – con apposito comodato, la Fondazione Banca del Monte ha potuto disporre del fabbricato rurale e area circostante del fondo denominato San Bernardino per attività di formazione e aggiornamento sul tema dell’agricoltura sociale e della rural innovation; anche quest’anno si svilupperà il tema dell’innovazione applicata all’agricoltura e alla sostenibilità ambientale tramite l’esperienza del Contamination Lab».