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Appello del Mei: “Musicisti indipendenti ospiti a Sanremo”

Tra i cantanti in gara a Sanremo 2017 mancano artisti indipendenti: per colmare questa ‘lacuna’ Carlo Conti li inviti come ospiti. È l’appello lanciato dal Mei (Meeting Etichette Indipendenti) al direttore artistico e conduttore del festival. «Carlo Conti su Rai Uno a ‘Sarà Sanremo’ – sottolinea il Mei – ha annunciato da alcuni giorni i 22 Big e gli 8 Giovani che parteciperanno al prossimo Festival di Sanremo dal 7 all’11 febbraio 2017. Tanti i nomi, fra grandi ritorni, giovani usciti dai talent e altri artisti di indubbia qualità».

“Sarebbe la valorizzazione di un settore in crescita”

«Una cosa però che è stata notata dai giornalisti, in diretta su Rai 1 – insiste il Mei – è l‘assenza del mondo musicale indipendente che oggi fa grandi numeri: i gruppi rock, i rapper e i nuovi cantautori capaci di fare numeri alti con le visualizzazioni e lo streaming, con le vendite dei cd e coi sold out ai concerti nei palazzetti e nei club e festival del nostro paese»

Il Mei avanza dunque la sua proposta a Carlo Conti, attraverso Giordano Sangiorgi, direttore artistico delle kermesse indipendente: «In un paese in cui il merito deve essere valorizzato ancora a pieno, anche nel settore musicale, il direttore artistico del Festival di Sanremo Carlo Conti compia un atto di grande innovazione e inviti gli artisti indipendenti che stanno costruendo la nuova scena musicale italiana come ospiti al prossimo Sanremo 2017 rompendo così quegli equilibri ‘da Manuale Cencelli’ da sempre presenti al Festival della Citta’ dei Fiori e premiando così fino in fondo il merito acquisito sul campo da tanti grandi talenti che hanno un rapporto strettissimo e fortissimo con le nuove generazioni».

Emilia-Romagna “Silicon valley della musica”: 450 imprese

Il settore in Regione Emilia – Romagna, grazie a un’indagine realizzata lo scorso anno e presentata in occasione del Mei 2016, occupa circa 4mila addetti e vede in azione e attive circa 450 imprese di produzione musicale e discografica. Un settore strategico che tra l’altro coinvolge ogni giorno in modo attivo circa 1.000 tra artisti e band emergenti che permettono all’Emilia–Romagna di eccellere dal punto di vista artistico musicale in ogni campo: da Vasco Rossi a Ligabue per il rock, da Gianni Morandi a Laura Pausini per il pop, dagli Stadio a Paolo Belli, da Luca Carboni a Le Luci della Centrale Elettrica per i cantautori, da Lo Stato Sociale ai Quintorigo fino ai Nobraino per gli indipendenti e così via fino ai recentissimi Landlord emersi a X Factor e a Marianne Mirage e Braschi finalisti a Sanremo Giovani 2017, solo per citare alcuni tra i tantissimi nomi, che fanno della nostra regione una vera e propria Silycon Valley della musica popolare contemporanea, grazie anche a un circuito di numerosi e importanti festival, con un grande ritorno turistico, e club e centri di formazione come il Mei di Faenza, l’Estragon di Bologna e il Centro Musica di Modena, solo per citare alcune realta’ che hanno rapporti nazionali e internazionali di forte spessore, oltre a scuole di musica e studi di registrazione di grande rilievo e professionalita’ indiscusse di livello nazionale e internazionale.

Al via l’iter per una legge regionale sulla musica

«Abbiamo così avviato le prime proficue collaborazioni mettendoci a completa disposizione degli uffici regionali per tale legge veramente importante – commenta il patron del Mei Giordano Sangiorgi – e abbiamo trovato un grande interesse, professionalità e coinvolgimento propositivi e ne siamo lieti essendo certi che non potra’ che uscire dal prossimo anno una legge altamente positiva per un settore culturale ad alto tasso produttivo e fortemente identitario del nostro territorio capace di incrociare tutte le esigenze culturali, produttive, turistiche, scolastiche, aggregative e sociali e di dare un contenitore sinergico legislativo a circa 4 mila addetti del settore, un numero certamente di grande rilievo occupazionale per la nostra Regione. Un plauso ancora all’assessore alla Cultura della Regione Massimo Mezzetti per avere avviato questo importante iter legislativo dopo avere portato in porto positivamente la Legge Regionale sul Cinema»

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