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In trasferta a Istanbul una delegazione faentina di Alfieri bandieranti del Niballo

La città di Faenza, grazie ai bravissimi sbandieratori dei suoi Rioni, ancora una volta sarà presente in un importante contesto internazionale dal 13 al 21 novembre: una trasferta che davvero rappresenta tutta la città perché in questi momenti, a differenza di quanto giustamente avviene nel mese di giugno, non ci sono i colori rionali a dividere ma c’è una splendida unione di intenti tra tutti i nostri sbandieratori, nel comune interesse di rappresentare al meglio su un palcoscenico internazionale l’immagine e la realtà di Faenza, città italiana di Palio e di grande tradizione nell’antica arte della bandiera.

60 anni dalla prima trasferta

Grande entusiasmo dunque, e grande affiatamento, tra i ragazzi e dirigenti rionali del Niballo in trasferta per rappresentare la città di Faenza e la sua manifestazione storico culturale nel mondo. Una partecipazione ancor più significativa perché ricorrono proprio quest’anno i 60 anni dalla prima trasferta internazionale del Gruppo Alfieri bandieranti e musici del Palio di Faenza (1962 Kerkrade – Olanda) e oggi non ci potrebbe essere evento migliore di questa trasferta nella penisola araba per festeggiare tale ricorrenza.

Chi sono gli sbandieratori della delegazione

Fanno parte della delegazione faentina (in ordine alfabetico): Bertoni Marco, Bettoli Nicolò, Bucci Denis, Ceroni Rodrigo,
Corvino Luca Giuseppe, D’Eusanio Luca, Emiliani Enrico, Emiliani Paolo, Fabbri Nuccitelli Michele, Ghinassi Luca, Gorini Francesco, Lionetti Davide, Lionetti Simone, Mainetti Gian Luca, Mazzotti Mirco, Rampino Raffaele Junior,
Rossi Filippo, Rossi Massimiliano, Villa Roberto.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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