“Hanno tutta la forza curiosa dei giganti buoni; sono un poco goffe, ma sanno essere anche agili nel trasportarsi, assieme alla loro sfaccettata casa, là dove la memoria della loro razza le chiama. Ci fanno credere di essere lente, ma sono furbe e veloci nel raggiungere i luoghi dove nascondersi. Queste alcune parole tratte da “Rughino la tartaruga che viene dal mare” la nuova favola di Sante Boldrini e Francesca Spezia pubblicata da Bacchilega Editore che ha per protagonisti proprio questi animali capaci, con il loro aspetto e la loro lunga vita, di metterci a confronto di diversi temi. Gli autori di Cip e il salice piangente, nel passare dal riso della morte al pianto della vita, se prima hanno affrontato lo scottante tema della libertà, ora, con Rughino la tartaruga che viene dal mare, si addentrano, in punta di piedi, nel tema della memoria. A rappresentare la scatola dei ricordi, dentro al suo carapace, non può che essere la longeva tartaruga: sorniona, ma anche furba e all’occorrenza veloce. Personificazione di una memoria passata che, in un seppur transitorio presente, continua a rivivere un suo futuro. E così, l’arrivo di Rughino in casa di una famiglia darà il via a una bella storia tutta da leggere per queste vacanze natalizie.

Gli autori
Sante Boldrini è bibliotecario e scrittore. Ha pubblicato nel 2001 L’Alluce di Dio per L’Autore Libri Firenze, nel 2015 Giralapagina edizioni. Sette lettere di uno scrittore bambino a un editore, nel 2017 Le parole che dicono, nel 2018 La natura del verde per Bacchilega editore; nel 2016 contribuisce per aforismi a L’Essenza del Natale per Graphofeel edizioni.
Francesca Spezia è artista ceramista a Faenza. Nel 2015 ha illustrato Giralapagina edizioni. Sette lettere di uno scrittore bambino a un editore, nel 2019 Cip e il salice piangente per Bacchilega
editore.