Romano Prodi stasera a Faenza ospite di “A gonfie vele”

La scuola di formazione sociale “A gonfie vele” organizza per giovedì 16 febbraio alle 20.45 un incontro con Romano Prodi, che si terrà a Faenza, presso il Seminario vescovile “Pio XII”, in via Stradone 30. Romano Prodi, ex presidente del Consiglio e presidente della Commissione europea dal 1999 al 2004, terrà una relazione dal titolo “Il cantiere Europa: problemi e prospettive”. L’incontro, a ingresso libero, è aperto a tutta la cittadinanza.

Giovedì 16 febbraio Romano prodi parlerà di Europa

La scuola di formazione socio-politica “A gonfie vele” ha deciso per questo secondo anno di occuparsi del tema Europa. Dopo la Seconda guerra mondiale, infatti, ha avuto inizio un percorso di progressiva integrazione tra i vari Stati europei con lo scopo di evitare il ritorno della guerra sul continente. «In questi anni – sottolineano da “A gonfie vele” -, i risultati ottenuti sono stati molteplici, tra i quali: la moneta unica, un mercato integrato e concorrenziale, la tutela di specificità linguistiche e culturali, una coesistenza pacifica delle relazioni internazionali. La crisi del 2008 ha però rappresentato una svolta negativa in questo scenario: le politiche di austerità, il ritorno a spinte nazionalistiche e protezionistiche, l’inadeguatezza delle classi dirigenti e l’affermarsi di partiti populisti hanno contrassegnato gli ultimi nove anni e hanno fatto sì che venisse messo in discussione il progetto Europa».

A gonfie vele: “Importante confrontarci sull’Ue”

«Ci è dunque apparso urgente confrontarci per conoscere le origini dell’Unione Europea – spiegano i responsabili della scuola -, capirne il funzionamento, indagare i motivi dell’attuale crisi e l’abbiamo fatto, negli ultimi mesi, alternando relazioni frontali a momenti di laboratorio in cui tutti potessero esprimere le proprie opinioni e i propri dubbi in merito ai temi trattati. La relazione del professor Prodi chiude dunque un anno di discussione intorno all’Europa e, vista la rilevanza del relatore,abbiamo deciso che fosse importante dare l’occasione a tutta la cittadinanza di partecipare».

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