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Possibili temperature record a Faenza: in arrivo nuova ondata di caldo

E’ in arrivo l’ondata di caldo più intensa dell’estate. Giungono conferme sull’arrivo nei prossimi giorni della quinta ondata di calore del 2017. Come afferma l’Osservatorio meteo Torricelli di Faenza «a partire da lunedì 31 luglio per proseguire nei primi giorni di agosto, aria molto calda nord africana dovrebbe invadere il Mediterraneo con notevole rialzo termico e accentuazione della sensazione di caldo. In via teorica,potrebbe essere la più forte ondata di caldo di quest’anno».

Giugno e luglio 2017 si pongono al terzo posto come i piu’ caldi in assoluto dal 1946 a Faenza e arrivano solo dopo il 2003 e 2012. Come spiega Roberto Gentilini dell’Osservatorio, «il record storico di caldo a Faenza centro e’ di 40,4 gradi toccati il 20 luglio 2007 e 7 agosto 2013.Con le carte attuali questo record e’ possibile avvicinarlo entro il prossimo 2 agosto.Ovviamente è solo una possibilità al momento concreta».

Nonostante le temperature, no razionamento dell’acqua

Nonostante l’ondata di caldo e di siccità, in Emilia-Romagna non si rischia il razionamento dell’acqua. «Gli interventi già in corso e quelli che saranno realizzati grazie agli oltre 8 milioni e mezzo stanziati a giugno dal Governo, per le province di Parma e Piacenza, a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, garantiranno la risorsa idrica ai territori in difficoltà». Queste le parole di Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente. «La nostra è stata la prima Regione a richiedere la dichiarazione di stato di emergenza nazionale – ha precisato l’assessore – Averla ottenuta in tempi rapidi ci pone nelle condizioni di dare risposte all’emergenza, in particolare nelle zone come la Val d’Arda, nel piacentino, dove il sistema di approvvigionamento dipende prevalentemente dalle acque superficiali». Situazione migliore si ha invece nel settore orientale dove la diga di Ridracoli, che può contenere fino a 33 milioni di metri cubi d’acqua, è oggi piena per oltre il 60% con circa 20 milioni di metri cubi, utili a far fronte alla stagione estiva, anche sopperendo agli esigui volumi invasati nella Diga del Conca in territorio riminese.

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