Il Movimento 5 Stelle riflette sul futuro del lavoro nel mondo della robotica

La robotica, l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione, la globalizzazione e altri fattori cambieranno il modo di lavorare, produrre, consumare. A sostenerlo è “Lavoro 2025”, una ricerca previsionale sviluppata dal Movimento 5 Stelle tramite un progetto che cerca di ipotizzare con metodo scientifico come cambierà il lavoro nel prossimo decennio. Si tratta di uno studio unico nel suo genere in Italia, i cui risultati sono presentati in tutto il Paese e all’estero nel corso di numerosi incontri pubblici. La presentazione di “Lavoro 2025: come evolverà il lavoro nel prossimo decennio” farà tappa anche a Faenza, venerdì 13 ottobre alle 20.30, nella sala delle Associazioni (via Laderchi, 3/A). L’evento è organizzato dal Movimento 5 Stelle di Faenza e durante l’incontro saranno approfonditi con ospiti e relatori i temi delle trasformazioni del lavoro nei prossimi dieci anni.

Undici esperti in diverse discipline coinvolti dal Movimento 5 Stelle

La ricerca, disponibile in volume cartaceo pubblicato dall’editore Marsilio, è stata realizzata da undici esperti coordinati dal sociologo del lavoro Domenico de Masi, professore emerito a La Sapienza di Roma. Il panel di esperti vede la partecipazione di professori universitari delle facoltà di Scienze dell’organizzazione, Filosofia e Diritto del lavoro, oltre che i giornalisti Luca de Biase (Sole 24 Ore) e Riccardo Staglianò (Repubblica), mentre hanno contribuito anche don Fabiano Longoni, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, e Michele Tiraboschi, Formazione in Relazioni industriali e di Lavoro di “Adapt”. All’incontro faentino partecipano i deputati del M5S Caludio Cominardi e Matteo Dall’Osso, oltre al reggiano Gianluca Sassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

La domanda: quali saranno gli effetti del progresso tecnologico sull’occupazione?

Il progetto è stato voluto da un gruppo di parlamentari del Movimento 5 Stelle per fornire una base scientifica alle loro proposte di legge ed è quindi stato chiesto al professor de Masi di coordinare un gruppo di lavoro animato dalla professionalità di prestigiosi esperti. In un’era di industria 4.0, dove l’investimento nella robotica e nell’automazione spinta pone serie questioni sul futuro di milioni di lavoratori (le stime 2017 dei centri di ricerca Adp e The European House parlano di 3,2 milioni di addetti a rischio in Italia), c’è la necessità di ipotizzare come cambierà il lavoro nei prossimi 10 anni, quale sorte attende i Neet – i giovani che non studiano e non sono alla ricerca di un lavoro –  e come poter conciliare produttività e reddito di cittadinanza. L’ingresso all’iniziativa di venerdì sera è gratuito, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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