Ior: al 70% la raccolta fondi per l’Ospedale, in arrivo una macchina che migliorerà gli interventi

Una prima fase molto positiva ha caratterizzato la raccolta fondi promossa dallo Ior, patrocinata dal Comune di Faenza e destinata all’Ausl locale e all’Ospedale di Faenza: si vuole infatti acquistare una colonna laparoscopica per sala operatoria, uno strumento ad altissima tecnologia e definizione, che quadruplica la possibilità di una visione chiara all’interno del paziente (nella zona in cui intervenire), con uno schermo a 55 pollici e ad altissima definizione, che garantisce inoltre la perfetta riuscita di un’operazione chirurgica molto meno invasiva di quella effettuata tramite il metodo tradizionale in sala operatoria, con tempi di recupero molto più veloci per il paziente e una lacerazione dei tessuti praticamente nulla. La colonna laparoscopica costituirebbe la seconda apparecchiatura per interventi chirurigici poco invasivi e di precisione presente in tutta Italia, e sarebbe il frutto di una raccolta fondi promossa nel territorio che ha già raggiunto quote considerevoli.

La macchina  laparoscopica ha un costo di 150mila euro, siamo al 70% del budget

«Ad oggi è stato raccolto il 70% su un budget complessivo di 150mila euro: i fondi provengono da diverse aziende del territorio che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, tra cui La Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, Caviro, Ceff, Cevico, Agrintesa, Cofra, Gemos e Gruppo Erbacci, tanto per citarne alcune», commenta il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, che ha introdotto presentazione dei risultati dell’iniziativa di fundraising.

Finita la prima fase di raccolta ora si aprirà una seconda (e ultima) fase di fundraising rivolta alla comunità, ai cittadini e ai commercianti, protagonisti attivi su cui si fa conto per raggiungere il budget previsto molto prima della fine di quest’anno. «L’obiettivo primo è appunto quello di raggiungere il budget molto prima del termine ultimo, previsto per fine anno: al momento sembra che ci stiamo riuscendo in maniera veloce ed efficace», dichiara sempre Malpezzi.

Annalaura Matatia

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