Investimenti ed export: nel 2017 Emilia-Romagna al top in Italia per crescita del Pil
Emilia-Romagna ancora al top nei parametri di crescita tra le regioni italiane, e i dati positivi proseguiranno – secondo le stime – anche per il prossimo anno. Ulteriormente rivista al rialzo la stima dell’aumento del prodotto interno lordo che proietta la regione in vetta alla classifica italiana per crescita nel 2017 (+1,8%) e nel 2018 (+1,9%). In aumento i consumi, trainati dal ciclo positivo degli investimenti e dalle esportazioni. Ripartono le costruzioni, si consolida la ripresa dell’industria e del terziario. Sul versante lavoro, aumentano occupazione e produttività, la disoccupazione continua a ridursi.
Emilia-Romagna, export +3,7% nel 2017
L’Emilia-Romagna si conferma la prima regione italiana per crescita nel 2017 (+1,8%), insieme alla Lombardia, e la prima assoluta nel 2018 (+1,9%), con un ritmo in linea a quello della Francia. E’ quanto risulta dall’edizione di gennaio degli Scenari per le economie locali di Prometeia, analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna. Lo studio considera la profonda revisione dei conti economici territoriali Istat e prospetta un ulteriore miglioramento della crescita del Pil dell’Emilia-Romagna nel 2017 che dovrebbe avere raggiunto l’1,8%, una stima superiore all’1,6% previsto a livello nazionale. Secondo la previsione di Prometeia, nel 2018 la crescita del prodotto mondiale dovrebbe mantenersi al 3,5%, grazie alle economie emergenti (+4,4%) e dei paesi industrializzati (+2,3%). Nell’area dell’euro la crescita sarà del 2,3%.
In Emilia-Romagna trainano la domanda interna l’accelerazione degli investimenti fissi lordi (+4,2% nel 2017 e +4,7% nel 2018) e delle esportazioni (+3,7% nel 2017 e +5,5% nel 2018), grazie alla crescita europea e alla ripresa del commercio mondiale, mentre è lievemente più contenuto l’incremento dei consumi (+1,7% nel biennio 2017-18).
Ripresa del settore costruzioni
La ripresa si è diffusa in modo omogeneo. Il valore aggiunto regionale viene trainato dalla netta accelerazione della ripresa del settore industriale (+2,3% nel 2017 e +3,3% nel 2018) e dal chiaro ritorno alla crescita delle costruzioni (+1,2% nel 2017 e +1,7% nel 2018), mentre prosegue lo sviluppo nel settore dei servizi (+1,7% nel 2017 e +1,4% nel 2018).
Unioncamere: nel 2018 la disoccupazione scenderà al 5,8%
Nel biennio 2017-18, la crescita degli occupati (+0,9% in entrambi gli anni) supera quella delle forze lavoro (+0,2 e +0,4% rispettivamente), quest’ultima allineata a quella della popolazione. Ne risulta un aumento lieve, ma costante, del tasso di attività e uno più marcato del tasso di occupazione, che salirà al 45,2% nel 2018. Torna a aumentare la produttività del lavoro, mentre si ridurrà ancora e decisamente la disoccupazione al 5,8% nel 2018.