El Jardin de Adele: parte da Faenza il crowdfunding per realizzare una scuola materna in Perù
Obiettivo: realizzare, passo dopo passo, una scuola materna sostenibile in Perù. L’idea parte da Faenza ed è di un gruppo di giovani architetti ma soprattutto di amici.«Vogliamo costruire una scuola con materiali sostenibili in Perù, precisamente nel paese di Encañada dove una scuola dell’infanzia non c’è – scrivono i promotori». Da qui il lancio di una raccolta fondi aperta a tutti che sarà sostenuta, tramite crowdfunding, attraverso la piattaforma Idea Ginger e La Bcc, con l’intento di raggiungere la cifra di 10mila euro per realizzare la prima aula. Il riscontro finora parla chiaro: in pochi giorni si è già superato il 50% dell’obiettivo e c’è ancora tempo altri 59 giorni per raggiungerlo, fino a febbraio 2021.
Si parte dalla prima aula: a Encañada una scuola materna non c’è
Si tratta di un progetto architettonico, educativo e collaborativo nato con l’intento di lasciare un’impronta positiva a livello ambientale e umanitario. L’idea è di progettare e realizzare una nuova struttura per l’infanzia con materiali sostenibili locali (terra cruda, paglia, legno e materiali di recupero), in un paese dove non esiste una vera e propria scuola materna (Encañada, nel nord del Perù). «Iniziamo con un primo grande passo raccogliendo i fondi per la prima aula – raccontano i promotori – che, una volta realizzata, potrà ospitare trenta bambini. Sarà di circa 70 mq e avrà una propria area esterna di pertinenza attrezzata e allestita con giochi, orti e spazi per correre. Gli interni saranno arredati a misura di bambino e lo spazio sarà opportunamente organizzato in settori nei quali i giovani alunni potranno sperimentare nuove esperienze. Avrà tutti i requisiti per essere un ambiente scolastico accogliente, ecologico e a km zero».
Il progetto
Perché una scuola dedicata ad Adele
L’intera scuola si chiamerà “El Jardín de Adele” e verrà dedicata a una bimba che è mancata troppo presto per vedere le meraviglie di questo mondo. Adele infatti rientra nei casi di morti perinatali: argomento di cui si parla poco e solo quando lo si affronta in prima persona, ci si rende conto di quante famiglie vivano questa sofferenza. Così l’idea della scuola materna: far nascere qualcosa di bello da tanto dolore. Adele non frequenterà mai una scuola ma grazie a lei renderemo possibile un futuro migliore a tanti bambini. «Speriamo così di arrivare a più persone possibili e contribuire alla diffusione di metodi di costruzione alternativi – proseguono i promotori – attenti alla sostenibilità e ben radicati nel territorio di appartenenza, in questo caso il Perù».
Perchè Encañada
Nel comune di Encañada vive un gruppo di missionari italiani facenti parte dell’associazione “Qua la mano”. Sono tante le opere di bene fatte da loro in questi anni e la gestione di questo ambiente scolastico sarà proprio seguita dai volontari dell’associazione. È da tempo che la popolazione chiede in maniera incessante una struttura educativa per l’infanzia dove poter far crescere i propri figli e nipoti. Il giovane collettivo lu.di.ca architetti nasce dal desiderio di quattro amici architetti e un’amica medico di dare vita a un progetto dal design educativo e collaborativo, quello della Scuola di Adele. Tutti romagnoli di nascita, viviamo ora in città differenti (Faenza, Torino e Parigi) e abbiamo unito le nostre piccole e diversificate esperienze per questo progetto. Il Perù è stata una scelta quasi naturale come destinazione di questo progetto: Lucilla ha vissuto lì quasi 3 anni come volontaria dell’associazione “Qua la mano” nella missione di Encañada. Sappiamo con certezza che questo spazio scolastico sarà gestito al meglio e che i bambini riceveranno una prima educazione solida e un’alimentazione costante.