Dino Campana e Faenza: 14 targhe per raccontare un viaggio nei Canti Orfici

Il campanile di Santa Maria Vecchia, piazza S.Rocco, l'”antico palazzo rosso” del liceo Torricelli: sono questi alcuni dei luoghi faentini cantati dal poeta Dino Campana nei Canti Orfici, una delle opere più significative del Novecento italiano. A Faenza saranno quattordici i luoghi che d’ora in poi saranno legati dal medesimo percorso arricchito con delle specifiche targhe, ognuna delle quali cita il corrispettivo passo dei Canti Orfici. Martedì 13 settembre 2016, alle ore 17.30, nei locali della Pinacoteca comunale (via S.Maria dell’Angelo 9) si terrà una conferenza di presentazione del percorso “Dino Campana e Faenza”, realizzato con quattordici targhe in ceramica collocate in città nei luoghi citati dalla poesia di Dino Campana. Le targhe contengono una breve descrizione del luogo e una fotografia che ritrae il luogo all’epoca di Dino Campana, a inizio Novecento. Alla conferenza interverranno il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola e gli autori del percorso, tra cui Stefano Drei, autore di numerosi studi sul poeta marradese.

Un viaggio con le letture degli attori di Fatti d’Arte

A partire dalle ore 17 sarà fornita al pubblico l’assistenza per l’installazione gratuita su smartphone e tablet dell’app del percorso, con l’omaggio degli auricolari per l’ascolto dell’audioguida. Al termine degli interventi è prevista una camminata lungo il percorso “Dino Campana e Faenza”, accompagnati da una guida turistica della Pro Loco, e lettura dei testi poetici da parte dell’associazione Fatti d’Arte di Faenza. Per la promozione del percorso è stato realizzato un depliant che verrà distribuito gratuitamente nel corso della conferenza e successivamente diffuso grazie alla Pro Loco Faenza. Il progetto è stato realizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Faenza, partendo da un’idea del professor Stefano Drei, con il prezioso sostegno di Hera e con la collaborazione del Settore Territorio del Comune di Faenza. Le targhe sono state realizzate dalla ditta faentina Digicer.

Faenza, città centrale all’interno dei Canti Orfici

percorso-dino-campanaSono molti i luoghi del libro in cui è possibile identificare scorci faentini. Sono completamente ambientate a Faenza due sequenze: quella iniziale, in cui sono riconoscibili il campanile di Santa Maria Vecchia, piazza S. Rocco e il Borgo Durbecco, e quella centrale che si apre con una descrizione della piazza principale, con il suo «carattere di scenario nelle logge ad archi bianchi leggieri e potenti». Altri riferimenti faentini meno espliciti, ma documentabili, sono disseminati in tutta l’opera. Da questi sicuri riscontri è nata l’idea di realizzare un percorso all’interno della città di Faenza che introduce ai luoghi faentini di Dino Campana e consente, nello stesso tempo, di avvicinarsi alla lettura delle pagine di questo autore.

Dino Campana e Faenza anche sul web

E’ inoltre già attivo il sito web del percorso all’indirizzo www.campanaefaenza.it. Dalla pagina iniziale ci si può collegare alla versione del percorso tradizionale per siti web, alla versione del percorso per la mobilità con smartphone e tablet e al percorso su google maps. Inoltre nel sito indicato si possono trovare tutte le informazioni per scaricare e utilizzare l’audioguida del percorso realizzata con l’app izi.travel e i collegamenti ad altri siti anche faentini, come le pagine del sito del liceo classico Torricelli dedicate all’illustre studente (Dino Campana ha studiato nel liceo faentino, dove iniziò a dare i primi segni di squilibrio) e le pagine della Biblioteca comunale manfrediana dedicate alla mostra figurativa e documentaria a cento anni dalla pubblicazione dei Canti Orfici.

Dino Campana: un nomadismo frenetico

Al centro della narrazione poetica di Dino Campana c’è il nomadismo frenetico che caratterizzò anche la sua biografia, come esplicitato nel recente studio di Samuele Marchi “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici”, edito da Carta Bianca. Troviamo nella sua opera racconti e suggestioni ambientati in paesi stranieri come il Belgio, la Spagna e l’Argentina, ma anche in quattro città italiane che egli ben conobbe: Faenza, Bologna, Firenze e Genova. Sono luoghi in cui il poeta arriva per poi ripartire, ma Faenza è un luogo diverso: è il trampolino di lancio delle sue speranze, delle sue visioni e del suo racconto. Faenza è la città riconoscibile fin dall’incipit dei Canti Orfici, un luogo certamente marcato nel testo e a cui Campana teneva molto. Sul rapporto tra Dino Campana e la grande arte del Novecento, si segnala lo studio del faentino Enrico Bandini “La poesia tornerà” edito da Carta Bianca.

 

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