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Bando Montagna: 10 coppie scelgono di acquistare o ristrutturare casa a Brisighella

Scegliere di andare a vivere all’ombra dei tre colli: un’opportunità che per dieci giovani famiglie è diventata realtà grazie anche all’aiuto della Regione per comprare o ristrutturare una casa tramite il “Bando Montagna”: 10 milioni di euro le risorse stanziate per contributi a coppie e famiglie che hanno deciso di risiedere stabilmente in uno dei 119 comuni appenninici dell’Emilia-Romagna. Di 28.500 euro è l’importo medio assegnato a fondo perduto, per un’età media complessiva dei beneficiari di 32,5 anni. Delle dieci coppie vincitrici del bando a Brisighella, sette acquisteranno casa, due ristruttureranno un immobile mentre una metterà in atto un mix tra le due opzioni, per un totale di 300mila euro che saranno investiti così sul territorio.

In dieci anni nel Comune di Brisighella il calo della popolazione è del 6%

Un incentivo significativo messo in atto per fronteggiare lo spopolamento delle aree montane che riguarda Brisighella e tante altre realtà italiane: dal 2010 al 2019 il borgo ha perso il 6% della propria popolazione, passando da 7.847 residenti a 7.358 e, secondo i dati Istat, solo due degli ultimi dieci anni hanno avuto un saldo positivo; mentre le nascite negli ultimi tre anni non hanno mai toccato quota 40. Anche tramite iniziative come il Bando Montagna si cerca di invertire la tendenza per valorizzare piccoli paesi che invece hanno molto da offrire e che rappresentano un patrimonio – non solo passato, ma anche futuro – dell’Italia. «Siamo felici delle giovani coppie che hanno deciso di puntare sul nostro territorio – commenta Gian Marco Monti, assessore ai Servizi demografici e all’Ambiente – Quella di attrarre i giovani, e di trattenere quelli già presenti, in realtà come quella di Brisighella è sicuramente una sfida impegnativa che dobbiamo però affrontare. Sicuramente per essere competitivi è importante avere delle infrastrutture adeguate, e in questi mesi abbiamo lavorato molto nella riqualificazione delle strade, in particolare la provinciale e le vie del centro storico. Per il prossimo anno sono previsti lavori in via Maglioni».

L’Amministrazione: infrastrutture, turismo e valorizzazione delle realtà locali per invertire la tendenza

Perché può avere senso tornare a sviluppare progetti di vita in realtà più periferiche come i borghi montani? «La qualità della vita, a Brisighella come in tante altre realtà, è comunque alta: l’aria più pulita e la natura offrono sicuramente un contesto piacevole, e la città di Faenza rimane comunque a dieci minuti di auto, facilmente raggiungibile. Inoltre il costo delle abitazioni è sicuramente più vantaggioso». Oltre all’ambientale, è fondamentale però offrire anche opportunità lavorative adeguate. “Una chiave attrattiva – aggiunge Monti – è sicuramente quella del settore turistico, che sta però vivendo mesi difficili a causa della pandemia. Nonostante lo scenario attuale, i dati turistici 2020 di Brisighella tutto sommato sono incoraggianti. Al netto delle limitazioni delle norme anti-Covid, in futuro sarà sempre più importante puntare sulla qualità degli eventi che proponiamo. A Brisighella servono meno eventi ma di maggior qualità: per esempio, vogliamo caratterizzare le tradizionali sagre dando loro anche spessore artistico-culturale, valorizzando inoltre l’artigianato locale».

Superare le distanze socioeconomiche: nuovo bando della Regione da 14 mln di euro

Il sostegno ai piccoli borghi non si esaurisce qui: l’Emilia-Romagna ha inoltre stanziato 14 milioni di euro per la ripartenza destinati, in particolare, alle aree montane. Obiettivo del nuovo provvedimento regionale è quello di concorrere alla riduzione delle distanze socioeconomiche fra territori e compensare le ripercussioni legate all’emergenza sanitaria di questi mesi tramite risorse per centri di aggregazione, manutenzione della viabilità, biblioteche, spazi polifunzionali e punti di connettività Internet.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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