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Redditi 2015: luci e ombre di un’Italia a due velocità

L’Emilia-Romagna è tra le regioni italiane che tra 2014 e 2015 ha visto il reddito medio dei lavoratori aumentare di più, anche se è ancora a Lombardia a trovarsi in cima alla classifica. Secondo i dati del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Nordest italiano – che comprende Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia Romagna per l’appunto – è l’area geografica in cui i redditi sono cresciuti maggiormente nel corso del 2015, salendo quota a 22.060 euro, con una crescita percentuale del 2,21%. Complessivamente, i redditi maggiori rimangono nell’area del Nordovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Val d’Aosta) con 23.640 euro annui (in crescita del 2,11%). Nel 2015 il Sud Italia è cresciuto più del Centro (1,80% contro 1,39%) mentre all’ultimo posto troviamo Sicilia e Sardegna (+1,01%).

Redditi 2015: la media italiana è di 20.690 euro (+1,3%)

Il reddito complessivo in Italia ammonta a circa 833 miliardi di euro per un valore medio di 20.690 euro (+1,9% rispetto al 2014). Un buon dato dal momento in cui nel 2015 non si è avuta sostanzialmente inflazione in Italia, e quindi non vi è stato un aumento dei prezzi tale da pregiudicare il potere di acquisto delle famiglie del Belpaese. «Si sottolinea che quest’anno – precisa il Mef – concorrono nuovamente alla formazione del reddito complessivo i premi di produttività in quanto nel 2015 non trova applicazione la tassazione agevolata del 10%, pertanto effettuando il confronto con il reddito medio del 2014 comprensivo dei premi di produttività la variazione è del +1,3%».

Sud Italia ancora distante “5mila euro” dal Nord

Tra un lavoratore di Milano e uno di Reggio Calabria c’è una differenza di reddito media che arriva a 10mila euro. L’analisi territoriale dei redditi 2015 mostra che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (24.520 euro), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (22.860 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso (14.780 euro). «Rimane pertanto notevole – commenta l’analisi Mef – la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali». Nel Sud Italia e nelle isole infatti il reddito medio è di circa 16.400 euro: quasi 5mila euro inferiore alla media italiana. Per dare l’idea delle differenze territoriali, è come se venissero a mancare gli ultimi tre mesi di stipendi del lavoratore medio italiano.

Il grafico seguente rappresenta il reddito medio per area geografica di residenza:

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