Tasse in provincia: a Castel Bolognese pesano meno
Quanto pesano le tasse sui portafogli dei cittadini? In provincia di Ravenna in media 718 euro, ma con profonde differenze tra i vari Comuni, tanto che tra un cittadino di Castel Bolognese e uno di Cervia la forbice a favore del primo è di 715 euro: se un castellano versa in tasse “solo” 507 euro (la media meno alta in provincia) sul bilancio del secondo pesa 1.222 euro. Una differenza che, per quanto molto ampia, ha però le sue motivazioni. I dati provenienti dal progetto Finanza del territorio della Regione Emilia-Romagna ci consentono di confrontare il carico di tasse ed imposte pagate dai cittadini dei Comuni della Regione (dati dei bilanci consuntivi 2015). Se la provincia di Ravenna complessivamente si colloca con i suoi 718 euro ad abitante praticamente allo stesso livello della media regionale (722 euro), fra i 19 Comuni le situazioni sono molto differenti.
L’indicatore utilizzato è quello della pressione tributaria (il totale delle entrate tributarie diviso il numero di abitanti): quindi ci dà l’ammontare di tutti i contributi versati pro capite per IMU, TARI, TASI, addizionale comunale IRPEF e tutte le altre imposte decise da ciascun Comune.
Tasse: a Faenza si pagano in media 644 euro
Al primo posto fra i Comuni “meno esosi” troviamo Castel Bolognese, seguito da Fusignano e Bagnacavallo, tutti e tre con una pressione tributaria fra i 500 e i 600 euro per abitante. In particolare se si guarda ai 507 euro ad abitante per Castello sono solo dieci i Comuni in tutta la Romagna che gravano meno a livello pro capite fra i cittadini, su un totale di 84 Comuni.
Per gli altri Comuni della Romagna Faentina (in giallo nel grafico) seguono Brisighella (588 euro), Riolo Terme (599 euro) e Solarolo (604), mentre pesano un po’ di più sui portafogli dei cittadini i Comuni di Faenza (644 euro) e di Casola Valsenio (con ben 747 euro). Il dato di Casola – così come quello di Sant’Agata sul Santerno – non deve stupire: sono proprio i Comuni con meno di duemila e di tremila abitanti che a livello regionale presentano il livello di tassazione più elevato, rispettivamente a 840 e 746 euro a residente. Questo perché spesso l’erogazione di servizi in realtà di piccole dimensioni, con strutture amministrative ridotte e in un contesto spesso montano comporta costi più elevati, che ricadono sulle spalle dei (pochi) residenti. Parallelamente, anche all’aumentare delle dimensioni aumenta la pressione tributaria, poiché nelle città con più di 50mila abitanti fungono spesso da polo di attrazione in cui si riversano ogni giorno numerosi pendolari. Il Comune così aumenta tasse ed imposte per poter fornire maggiori servizi ai pendolari (trasporti, pulizia e manutenzione stradale…): è il caso di Ravenna e dei suoi 751 euro pro capite.
Ecco perchè a Cervia le tasse pesano così tanto
Di diversa origine invece l’altissimo dato per Cervia: la città di mare, come molte località turistiche, sconta un livello più alto di IMU e TASI collegato alla presenza di molte seconde case possedute da non residenti – e quindi il dato pro capite inevitabilmente ne risente. Non a caso il suo livello sopra la media regionale è assimilabile alla pressione tributaria di Riccione (1.284 euro) e Cesenatico (914 euro).