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Stafer: presidio davanti all’azienda contro i 3 licenziamenti

Licenziamento di tre dipendenti dell’azienda: una misura a cui i sindacati hanno reagito promuovendo 12 ore di sciopero, a partire da venerdì 20 luglio 2018, con presidio davanti all’azienda dalle 8 alle 9. Sono queste le prime azioni sindacali concordate tra Cgil Cisl e Uil e lavoratori dell’azienda Stafer, la cui direzione aziendale ha deciso, nonostante le richieste portate avanti da Rsu e Sindacati, per il licenziamento di tre dipendenti dell’azienda.

Lettere di licenziamento consegnate il 18 luglio a 3 dipendenti: il reparto motori sarà esternalizzato

«Durante il mese di aprile – scrivono i sindacati – la Direzione Aziendale di Stafer Spa ha annunciato a Rsu e OO.SS. la volontà di esternalizzare il reparto motori, perché non ritenuto più in grado di produrre marginalità economica. A seguito di tale comunicazione, la parte sindacale si è subito preoccuapta di capire se ci potessero essere delle ripercussioni sui livelli occupazionali. A fronte di tale preoccupazione, l’atteggiamento dell’azienda si è dimostrato fin da subito ambiguo e poco chiaro. In un primo momento ha affermato di voler procedere ai licenziamenti. Successivamente, a seguito di una forte presa di posizione dei dipendenti contaria agli esuberi, l’azienda ha cambiato orientamento. Infine, in data 13 luglio, ha convocato le Oo.ss. e la Rsu aziendale per comunicare che avrebbe licenziato tre lavoratori».

I sindacati avevano proposto l’alternativa del contratto di solidarietà

«A fronte di questa comunicazione – proseguono i sindacati – assieme alle lavoratici ed i lavoratori della Stafer Spa abbiamo ribadito la nostra contrarietà, sostenendo che vi era una strada alternativa percorribile, quella del contratto di solidarietà. Tuttavia, l’azienda ha mantenuto la propria incomprensibile decisione ed ha provveduto, in data 18 luglio, a consegnare le lettere di licenziamento ai lavoratori individuati. La Stafer di Faenza è un’azienda del nostro territorio che ha sempre affermato di avere estrema attenzione alla dimensione sociale del fare impresa. Tuttavia – continua la nota – alla prima occasione, non ha esitato a effettuare tagli al personale, senza prendere in considerazione soluzioni alternative a salvaguardia delle proprie lavoratrici e dei propri lavoratori. Pertanto abbiamo deciso, unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori riuniti in assemblea, di intraprendere le azioni sindacali del caso, affinché l’azienda si renda disponibile a rivedere le proprie decisioni. E’ stato quindi aperto lo stato di agitazione e proclamato un pacchetto di dodici ore di sciopero, che cominicerà con l’astensione dal lavoro delle prime quattro ore della giornata di domani 20 luglio, con presidio davanti all’azienda dalle ore 8 alle ore 9».

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