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Saldi al via il 5 gennaio, c’è ottimismo da Confcommerico E-R

C’è ottimismo, da parte del mondo del commercio, sui saldi che partiranno da sabato 5 gennaio 2019. In Italia interessano oltre 15 milioni di famiglie, muovono in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa pro capite di circa 140 euro: sono questi, secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio Emilia-Romagna, i numeri dei saldi invernali. Secondo le stime, a livello nazionale, ogni famiglia spenderà 325 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori. «Saranno saldi – commenta Marco Cremonini, presidente di Federazione Moda Italia Emilia-Romagna – in linea con quelli dello scorso anno, ma offriranno la straordinaria opportunità di risvegliare i consumi, essendosi chiuso il 2018 con molte preoccupazioni per i commercianti, che si vedono schiacciati da consumi che non decollano, concorrenza sleale del “wild” web, costi incomprimibili e tasse sempre più pesanti».

«I consumatori potranno trovare “vere” occasioni nei negozi, all’insegna della trasparenza del rapporto qualità/prezzo e della fiducia, con la professionalità e il servizio che da sempre contraddistinguono il commercio di prossimità. Ci sono buone aspettative – prosegue Cremonini – da parte dei commercianti, che sono pronti ad accogliere nei loro punti vendita i consumatori e i tanti turisti che in questi giorni hanno visitato la nostra regione».

Confcommercio: ecco le regole dei saldi

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base. Riguardo alla possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Per quanto riguarda la prova dei capi non c’è obbligo ed è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Sui pagamenti, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione. Per i prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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