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Alla scoperta delle donne di Palazzo Milzetti

Articolo redatto nell’ambito del corso “Scrivere per il Web” del liceo Torricelli-Ballardini

In onore della festa delle donne anche Palazzo Milzetti, domenica 11 marzo, proporrà una visita guidata, che si terrà alle ore 16, in onore della donna, infatti ci sarà una visita incentrata su Giacinta Milzetti, una donna importante dell’800 che fu padrona stessa del palazzo e sposa di Francesco Milzetti nel 1805. Per di più si parlerà anche di altre donne importanti che hanno vissuto in questo palazzo e sulle dee presenti nelle decorazioni come Minerva, Venere, Teti, Giunone, Diana, Proserpina e donne bellissime amate da dei e eroi come Briseide, Leda, Dafne e Europa. Le porte di Palazzo Milzetti saranno aperte dalle 12.30 alle 18.30 e l’ultimo ingresso sarà alle 18.

Giacinta Milzetti fu la padrona della bellissima e antica residenza neoclassica, costruita a Faenza e diventata ora museo nazionale. La residenza è molto sfarzosa e ampia infatti sono presenti molte stanze tra cui anche un biblioteca.

Palazzo Milzetti, un tesoro da scoprire

Palazzo Milzetti (1795-1802) è stato progettato dall’architetto Giuseppe Pistocchi nell’ultimo decennio del Settecento. Probabilmente fu il conte Nicola Milzetti, che già aveva affidato al Pistocchi la trasformazione del vecchio edificio della Posta, sul corso di Porta Imolese a Faenza, e quindi richiedere la ristrutturazione dele zone principali come la facciata e le principali strutture murarie nelle antiche case Milzetti, danneggiate dal terremoto del 1781. L’intervento del Pistocchi dovette tener conto anche della situazione preesistente, questo giustifica l’asimmetria del prospetto e certe irregolarità sul versante del giardino. I dipinti molto presenti in tutta la struttura sono stati condotti, anziché con l’affresco, con loa tecnica di tempera su muro che è meno costosa e consentiva più rapidità nell’esecuzione e colori brillanti, trasparenti e tersi. Molte opere e studi di Felice Giani per i dipinti e gli stucchi di Palazzo Milzetti sono conservati in numerose collezioni italiane e straniere. Durante le visite sarà possibile vedere anche le cucine dedicate esclusivamente ai servi, la camera da letto con il passaggio segreto, il bagno, la biblioteca, ma le stanze più decorate sono situate nell’ultimo piano.

Angelica Cattani

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