Due progetti di reinserimento sociale di Linea Rosa per donne vittime di violenza
Al via tirocini di formazione ed inserimento lavorativo per l’inclusione sociale di donne vittime di violenza. Questo il progetto di Linea Rosa, Centro Antiviolenza di riferimento nella provincia di Ravenna, con sedi nel capoluogo, a Russi e a Cervia, realizzato con il sostegno de La Bcc ravennate, forlivese ed imolese.
Due progetti di reinserimento sociale
Il fondamentale servizio del Centro Antiviolenza Linea Rosa si traduce in un impegno quotidiano al fianco delle donne che subiscono violenze fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche, o che attraversano momenti di disagio e di difficoltà, un percorso fatto di accoglienza e ascolto, in cui i soggetti istituzionali vengono coinvolti solo con il consenso della Donna. Con il sostegno de La Bcc ravennate, forlivese ed imolese a Linea Rosa è stato possibile realizzare due progetti personalizzati a cui hanno aderito due donne vittime di violenza. Il primo tirocinio, di formazione ed inserimento lavorativo si è tenuto presso la Cooperativa Sociale “Villaggio Globale” dal 3 maggio al 2 settembre 2021; il secondo è appena partito, presso l’azienda Acmar, e avrà durata dal 2 dicembre 2021 al 18 marzo 2022.
Riappropriarsi di autostima e lavoro
“Per La Bcc – afferma Livia Bertocchi, responsabile Funzione Welfare della Banca – è un modo per sostenere concretamente chi tanto ha sofferto a causa di violenze che hanno violato la propria integrità fisica e/o psicologica, ed è fondamentale per ridare morale e dignità contribuendo positivamente all’inclusione sociale”. Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa, ringraziando La Bcc ravennate, forlivese e imolese, afferma: “riteniamo che la realizzazione di percorsi individuali di tirocinio permetta alle donne di acquisire e perfezionare nuove competenze e capacità. Le donne in questo modo rafforzano la propria autostima e riscoprono le loro aspirazioni al fine di poter entrare o reinserirsi nel mondo del lavoro da cui spesso sono state escluse per motivi di violenza domestica“.