Consegnate l’Impagliata ai nuovi nati del 2025
Questo pomeriggio, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, si è recato presso l’Unità Operativa Semplice dell’Ospedale di Faenza per incontrare le famiglie dei primi due nati dell’anno, residenti nel comune di Faenza, e per consegnare, a nome della città, la tradizionale Impagliata.
La tradizione dell’Impagliata
Questo servizio in ceramica, composto da scodelle, piatti e ciotole è storicamente donato alle neomamme per permettere loro di consumare un pasto sostanzioso dopo le fatiche del parto. Faenza, a partire dal 1977, grazie all’iniziativa dell’allora Segretario Generale del Comune, Alteo Dolcini, ha fatto propria questa antica tradizione, assegnando al primo cittadino il compito di consegnare l’Impagliata ai primi nati maschio e femmina dell’anno. Durante la visita, il sindaco Isola ha consegnato alle famiglie il servizio in maiolica tradizionale decorato con il motivo “a garofano”, simbolo distintivo della ceramica faentina. Realizzato dal maestro ceramista Romano Cortesi, il set include scodelle, piatti e ciotole. Con questo gesto simbolico, la città di Faenza ribadisce il suo legame con le tradizioni e la sua attenzione alle nuove vite che nascono nella comunità.
I primi nati: Alea e Dante
La prima faentina nata del 2025 è Alea Shehu, venuta alla luce giovedì 2 gennaio alle ore 16.20. Figlia di Anejda Shehu, 25enne e Arsen Shehu, 34enne. Alea, prima nata in casa Shehu, al momento della nascita, pesava 3,270 chilogrammi. Il primo maschietto faentino del nuovo anno è Dante Mazzotti, figlio di Greta Lama, 36enne insegnante di matematica in un istituto superiore della città, e di Pierpaolo Mazzotti, 39enne imprenditore, nato oggi, venerdì 3 gennaio, alle ore 0.13, con un peso di 3,060 chilogrammi. Dante è il terzogenito, fratellino di Caterina e Anna rispettivamente di 5 e 3 anni.
Le parole del sindaco
“Il numero di nascite registrato nel 2024 presso l’Ospedale degli Infermi di Faenza, seppur in lieve calo rispetto all’anno precedente, nel quale si registrò un boom di nuovi nati, si mantiene in linea con le cifre delle annate precedenti. Questo dato testimonia l’impegno e la qualità del lavoro svolto dall’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia, offrendo un motivo di fiducia per il futuro”