Tra botteghe e corsi di lingua, l’esperienza dei turisti russi a “Emozioni ceramiche”
Dalla Russia a Faenza per conoscere i segreti dell’arte ceramica e della Romagna: per dieci giorni una delegazione di 27 ceramisti russi ha seguito nella città manfreda percorsi linguistici, artigianali e culturali vivendo, prima ancora che una vacanza, un vero e proprio momento di formazione personale. L’iniziativa, realizzata nel corso di Argillà 2016, rientra nel programma “Emozioni ceramiche”, un format turistico, formativo e culturale giunto alla seconda edizione e realizzato dall’Ente Ceramica e dal comune di Faenza in collaborazione con il centro linguistico per la formazione interculturale Extra Class Italia, diretto da Simona Berardi, e il Gruppo Marketing Territoriale “GMT Romagna” coordinato dal destination manager Andrea Succi.
Ventisette ceramisti dalla Russia per vivere la Romagna
Essere protagonisti, non semplici spettatori: è questo l’invito alla base del progetto di turismo esperienziale “Emozioni ceramiche”. Attraverso percorsi linguistici, laboratori di ceramica e incontri culturali, i turisti sono messi al centro dell’esperienza che stanno vivendo con la possibilità di personalizzare i dieci giorni a propria disposizione. Punto centrale di questo progetto non poteva essere che la ceramica: nell’ambito del progetto una delegazione russa, composta da otto ceramisti, accompagnati a Faenza dal professor Poverin Aleksandr, componente dell’associazione Artisti Russi e dell’associazione internazionale di arti plastiche, è rimasta una decina di giorni a Faenza, dove è arrivata l’1 settembre 2016 per visitare Argillà. Insieme a loro altri 15 ceramisti sordo-ipovedenti della Fondazione Tok di Mosca, che hanno esposto i loro lavori durante Argillà. «Nel corso di questa iniziativa – ha dichiarato Carla Benedetti di Ente Ceramica a DI.TV – i turisti si specializzano sulla ceramica nelle botteghe faentine, sia come formatura sia come decorazione. Inoltre svolgono corsi di lingua e fanno vero e proprio turismo esperienziale nel nostro bellissimo territorio. L’anno scorso i partecipanti russi erano una decina, quest’anno invece sono cresciuti a 27».
Nei 10 giorni corsi di ceramica e di lingua
Corsi di perfezionamento artigianale, visite guidate ai tesori della Romagna, incontro con le persone del territorio: sono questi alcuni dei punti chiave del progetto. I ceramisti russi non sono arrivati a Faenza con l’idea di “stare con le mani in mano” ma hanno svolto nel corso del loro soggiorno un laboratorio di perfezionamento professionale tenutosi presso la Bottega ceramica di Gino Geminiani, con corsi di tornio e decoro tradizionale faentino.
Un format in cui la cultura è vissuta a trecentosessanta gradi. La serata di benvenuto dell’evento si è tenuta a Tredozio, presso la sede di Extra Class Italia, con la lettura di poesie di Monica Guerra e un accompagnamento musicale a cura di Donato d’Antonio, coordinatore della scuola di musica Sarti di Faenza, conclusa con una degustazione di prodotti locali. Il ponte tra la Russia e l’Italia quest’anno è stato consolidato dalla traduzione in russo di alcune liriche di Monica Guerra, che verranno presto pubblicate con testo a fronte.
Emozioni ceramiche: un ponte tra due culture
La ceramica come mezzo per avvicinare le culture là dove a volte la politica fallisce. “Emozioni ceramiche” ha suscitato nuovamente l’interesse di Sofia Vladimirovna Kudryavtseva, direttrice del Centro studi dell’Hermitage di San Pietroburgo, che è venuta a Faenza quest’anno per la seconda volta. Inoltre si sono intensificati i rapporti con la città russa della ceramica Gzhel’, il cui rappresentante istituzionale Sergey Akent’ev ha visitato Argillà, incontrandosi anche con i rappresentanti delle altre associazioni europee delle Città delle Ceramiche per valutare forme di collaborazione futura. «Intendiamo la ceramica – ha dichiarato Massimo Isola, assessore alla Cultura del comune di Faenza a DI.TV – come strumento di conoscenza, dialogo e confronto tra popoli. Lo è dal Quattrocento e continua a esserlo nonostante la globalizzazione o le altre rivoluzioni del nostro tempo. Da Faenza si costruiscono ponti con una realtà culturale straordinaria come quella russa». Nel corso dei prossimi mesi si intensificheranno le visite e gli scambi culturali tra Faenza e la Russia grazie al dialogo instaurato da “Emozioni ceramiche”.
Il turista protagonista e non solo spettatore
La delegazione russa è tornata a casa con tante parole nuove nel proprio lessico personale: “tornio”, “maiolica”, “forno”. I ceramisti russi hanno infatti seguito un corso intensivo di lingua italiana, tenuto da Mirella Pederzoli di Extra Class Italia. “L’italiano in bottega” è un suggestivo e innovativo approccio alla lingua italiana e al linguaggio settoriale ceramico: attraverso la metodologia learning on the job gli ospiti russi si sono immersi in un laboratorio dove in prima persona hanno potuto sperimentare le tecniche faentine della lavorazione e della decorazione della ceramica, ma anche imparato a conoscere i termini e le espressioni della lingua italiana utilizzate in questo ambito. Il materiale didattico multimediale è stato appositamente realizzato con l’aiuto degli studenti del liceo linguistico Torricelli, grazie al programma di alternanza scuola-lavoro, ed è stato inserito nel progetto Pria (diffusione dell’italiano in Russia) dal Consolato italiano di Mosca.
Il soggiorno è stato arricchito anche con altri percorsi enogastronomici (come per esempio la degustazione di prodotti tipici italiani alla pizzeria “O fiore mio”) e culturali alla scoperta delle eccellenze del territorio romagnolo. Oltre alle escursioni a Brisighella, Bologna, Ravenna e Firenze, erano programmate una visita al Mic e ad altri musei pubblici e privati del faentino, botteghe di ceramica e istituti d’arte. «Emozioni ceramiche – afferma il Destination Manager e uno dei coordinatori del progetto Andrea Succi – vuole fare della ceramica un driver di sviluppo territoriale, culturale e turistico. È un progetto che si declina poi su tutti i territori della Romagna Faentina per creare un vero e proprio “GMT” (acronimo di Gruppo di Marketing Territoriale) con ricadute economiche interessanti per più momenti dell’anno. Il format si è consolidato nel corso del tempo e per le prossime edizioni intendiamo proporlo a partners di altri Paesi europei, valorizzando diversamente anche le relazioni internazionali con le città gemellate».