https://cdn.hu-manity.co/hu-banner.min.js

Faenza: associazioni di categoria contro ampliamento Ztl

“No all’ampliamento della Ztl”. Le associazioni imprenditoriali del commercio e dell’artigianato di Faenza, Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato intervengono nella proposta di stesura del Piano urbano della Mobilità sostenibile invitando l’amministrazione comunale a considerare attentamente tutte le ricadute del Pums, in particolare rispetto alla fruibilità de centro storico. Soprattutto con riferimento alle recenti dichiarazioni dell’assessore Bandini rispetto al Pair 2020 e alle sue ipoteiche ricadute positive sull’economia, ritengono di poter mettere in dubbio l’utilità dello strumento ai fini dell’incremento dell’occupazione e anzi si dichiarano fortemente preoccupate per gli esiti sfavorevoli della riduzione dell’accessibilità del centro, che si sostanzia nell’incremento della isola pedonale e nell’estensione della Ztl a tutto il perimetro del Centro.

Le associazioni chiedono un confronto con l’amministrazione in tempi brevi

Le quattro associazioni, che intendono consegnare prossimamente all’amministrazione comunale un documento redatto nel merito del Pums, sollecitano un confronto in tempi brevi, ritenendo inopportuna una approvazione come annunciato entro giugno senza un reale confronto con le associazioni che rappresentanto gli interessi delle imprese che lavorano e vivono il centro storico ogni giorno. Le perplessità circa gli effetti del Pums e del Pair 2020 sono state espresse anche durante gli incontri già promossi dall’amministrazione comunale durante il percorso partecipato. Tale modalità di partecipazione non è considerata però essere lo strumento migliore di confronto sul tema e va ritenuto un canale di ascolto non esaustivo. Le Associazioni si aspettano quindi un dialogo specifico.

Le misure del Pums Faenza non sono condivise

Condividendo l’esigenza di garantire la salubrità dell’aria e la sostenibilità degli spostamenti, tuttavia i mondi del commercio e dell’artigianato non condividono le misure previste nel Piano, sostenendo che si debba in primis intervenire nel controllo delle emissioni domestiche dovute agli impianti di riscaldamento e incentivando forme di trasporto alternativo senza intervenire vietando o limitando l’accesso al centro , che peraltro rimane un area molto delimitata della città.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.