La baracchina di Monti: il racconto della siccità da chi produce frutta e verdura per lavoro
L’urgenza acqua è oramai conclamata e la siccità in cui versa la nostra terra sta portando tutte le città a ricorrere a misure straordinarie per razionare l’oro blu, trovandoci solo all’inizio del periodo estivo. Ma come significa lavorare in ambito agricolo e fronteggiare la siccità? Ne abbiamo parlato con Stefano Monti, agricoltore e titolare della Società Agricola Monti attiva nella produzione e vendita diretta di frutta e verdura presso La Baracchina di Monti in via Emilia levante 129.
Stefano Monti: “Il CER una fonte fondamentale per noi. Stiamo vivendo un momento molto difficile”
“L’agricoltura sta vivendo un momento molto difficile e la situazione è seria.” afferma l’imprenditore agricolo. “Abbiamo ricevuto in questi giorni la comunicazione del rischio blocco delle pompe che prelevano acqua dal CER (ndr. Canale Emilia Romagnolo) che per noi rappresenta una fonte fondamentale per l’irrigazione dei campi.”
Società agricola Monti: ” Per i trapianti delle nuove piantine, l’acqua è fondamentale per evitare lo stress della pianta”
Cetrioli, zucchini, pomodori, melanzane, peperoni, cipolle, insalata, cicoria, fagiolini e poi la frutta come meloni, cocomeri, albicocche, ciliegie, susine e pesche: per crescere l’acqua è fondamentale, ma lo è soprattutto, come ci spiega l’esperto, nelle fasi di trapianto della pianta. “Non appena raccogliamo ci attiviamo per trapiantare nove piante e garantire ai nostri clienti ortaggi sempre freschi e di nostra produzione, ma nella parte iniziale della coltivazione, le piantine hanno bisogno di molta acqua per superare lo stress del trapianto. Ecco che in una situazione come quella che stiamo vivendo, dobbiamo fare di tutto per ottimizzarne l’utilizzo a favore delle colture che devono attecchire. A tal proposito, utilizziamo anche manicotti specifici che ci permettono di ridurre al minimo i volumi di irrigazione, grazie a un uso più efficace della risorsa e nella logica della riduzione degli sprechi. Nota non da poco: il prezzo dell’acqua è quasi triplicato negli ultimi mesi, in linea con tutti gli aumenti”
Siccità: cambia la programmazione delle colture a favore delle piante che ne hanno meno necessità
“La mancanza di acqua ci porta ad una programmazione diversa delle culture” – continua il proprietario de La Baracchina di Monti – “che deve fare i conti con risorse scarse: favoriamo quegli ortaggi che necessitano di una minor irrigazione, come ad esempio le zucchine. Il rischio siccità si abbatte in particolar modo sulle viti: questo è il periodo in cui il chicco d’uva fa il grado e mette su peso: se manca acqua la vendemmia sarà minore e anche la gradazione. Il tutto si traduce in meno prodotto, di qualità minore e più caro.”
Ordinanza Faenza: dalle 8 alle 21 di prelevare acqua per usi non domestici e igienico sanitari
Nel frattempo, anche Faenza adotta l’ordinanza dello scorso 21 giugno emanata dal presidente della Regione Emilia Romagna nel quale si dichiara lo stato di crisi regionale connesso al contesto di criticità idrica nel territorio regionale per 90 giorni. Nel periodo tra il 28 giugno e il 21 settembre, salvo eventuale proroga, di prelevare acqua potabile dalla rete idrica pubblica per usi non prettamente domestici e per motivi igienico-sanitari. In particolare, nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 21 sarà vietato prelevare acqua dalla rete per
- lavare cortili e piazzali,
- per il lavaggio domestico dei veicoli e per innaffiare giardini e prati.
- Ai privati è fatto altresì divieto di riempire piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e per il funzionamento di fontanelle a getto continuo.
Queste limitazioni che però non riguardano l’irrigazione negli orti sociali. I prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e per quelle attività autorizzate per le quali è necessario l’uso di acqua potabile.
Sono esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana e le aziende, pubbliche o private, che prelevino l’acqua per riempire le piscine, previo accordo con il gestore della rete di acquedotto. In caso di mancato rispetto delle disposizioni dell’ordinanza, fermo restando l’applicazione delle sanzioni penali si procederà, ai sensi di Legge, con l’applicazione delle sanzioni amministrative da 25 a 500 euro da parte degli organi di vigilanza, in questo caso il comando della polizia locale dell’Unione.
Francesco Ghini