Oltre cento anni della Tipografia Faentina: intervista a Oliviero Casanova

Cosa c’è dietro un libro? Sicuramente la penna di chi lo ha scritto, ma anche la mano di chi lo ha stampato. In occasione della nuova pubblicazione edita da Tipografia Faentina Editrice dell’ “Album inedito delle vedute di Romolo Liverani” che sarà presentata il 24 settembre alle 18 al Teatro Masini, abbiamo voluto ripercorrere la storia di questa azienda nata a Faenza nell’agosto del 1920. Ne abbiamo parlato con Oliviero Casanova, titolare dal 2010 della Tipografia.

La storia della Tipografia legata al territorio faentino

La Tipografia Faentina è diventata centenaria lo scorso anno. Proviamo a ripercorrere brevemente la sua storia

La Tipografia Faentina nasce nell’agosto del 1920 nei locali della Casa del Popolo, dove tuttora si trova, in via Castellani. Nasce come Cooperativa Tipografica, dopo una decina d’anni diventa Società Tipografica e solo nel 1970 quando viene acquistata da mio padre, Stefano Casanova, diviene Tipografia Faentina, diventando anche una litografia. Nel 2008 poi l’azienda è passata a me e mio fratello Luciano. Una parte importante dell’attività della Tipografia è sempre stata anche quella editoriale con una particolare attenzione alle produzioni letterarie locali, dai Lunêri di Smémbar a Radio Romagna 2001, alle pubblicazioni di libri su storia e tradizioni romagnole e in particolare faentine.

Quali sono i lavori più importanti nella storia editoriale della Tipografia Faentina ?

Sono molte le pubblicazioni che hanno lasciato il segno nella storia della Tipografia. Un libro che ha venduto molte copie è quello de “La famèja cuntadena” di Mario Gurioli ma anche altri libri legati alla storia faentina come quello sul Borgo o quelli di stampo ecclesiastico. Un libro che è stato molto apprezzato è stato anche “Francesco Baracca. Morte di un eroe”, aviatore lughese della Prima Guerra Mondiale, di Mauro Antonellini. A fine anno verrà pubblicato un volume sull’edilizia a Faenza.

L’attenzione alla persona contro la freddezza dell’online

Ad oggi però l’editoria deve fronteggiare alcune difficoltà. La presenza di colossi che si occupano di stampa e vendita online può essere una minaccia dopo il periodo covid? 

Devo dire che non soffriamo tanto la presenza di Amazon quanto quella della stampa online. In particolare in questi due anni con l’emergenza covid le persone hanno dovuto spostarsi meno e quindi ricorrere a servizi di stampa online. Ad oggi però vedo che le cose stanno andando molto meglio e la clientela torna a rivolgersi a noi di persona. Credo che a fare la differenza sia il servizio alla persona. Entrare in azienda ed essere seguiti è qualcosa che lascia molto di più di un servizio online che è invece freddo e distaccato. La simpatia per il cliente e l’amore per il proprio lavoro riescono a ripagare sempre molto.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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