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Elezioni Regionali 2024: intervista a Niccolò Bosi (PD)

Le elezioni regionali incombono e nelle giornate di domenica 17 e lunedì 18 novembre saremo chiamati a votare. La conoscenza dei candidati è essenziale in quanto è previsto il voto disgiunto, ovvero la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito e l’altro per la scelta del candidato.

 

Intervista a Niccolò Bosi (Partito Democratico)

Da dove nasce l’idea della sua candidatura?

L’idea di candidarmi nasce dal forte legame che ho con la mia città e dalla volontà di continuare a servire la nostra comunità. Quando il Partito Democratico e Michele De Pascale mi hanno proposto di candidarmi per continuare a rappresentare il territorio faentino, con le sue peculiarità e caratteristiche uniche all’interno della Provincia di Ravenna, ho accettato senza alcuna esitazione. A Faenza ho avuto l’opportunità di ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale e poi di essere consigliere dell’Unione della Romagna Faentina. Ora credo di poter mettere queste esperienze al servizio di tutta la provincia, partendo da due aspetti che penso mi contraddistinguano: la capacità di ascolto, che ho imparato nell’associazionismo, e la passione per i nostri territori.

 

Quali sono le tematiche su cui la Regione dovrebbe lavorare maggiormente?

Ritengo che la Regione Emilia-Romagna debba partire da due temi fondamentali: la cura delle persone e la cura del territorio. Per me ciò significa in primis la difesa del sistema sanitario pubblico e di prossimità, cioè vicino anche alle comunità locali e a supporto della rete dei medici di base. Gli ospedali di Faenza e Lugo devono essere sempre più centrali nella politica sanitaria distrettuale, come punto di riferimento per tutti i territori nel contesto dell’Azienda Sanitaria della Romagna. È importante poi continuare ad investire in tutti quei servizi che sono a diretto contatto con le esigenze della nostra popolazione, alleggerendo i carichi che altrimenti ricadrebbero solo sulle famiglie: gli asili nido, i servizi integrativi all’istruzione, i servizi innovativi per gli anziani e i non autosufficienti forniti dalle ASP, le progettualità per le persone con disabilità. Serve un cambio di approccio alla cura del territorio, a partire dalla gestione del post alluvione: oltre a migliori standard manutentivi dei nostri fiumi (una più costante gestione e regimazione delle acque in collina, pulizia dei fossi, consolidamento delle scarpate, più sensori idrometrici per monitorare le piene) è imprescindibile la realizzazione di quelle opere strategiche che ormai sono non più posticipabili. I nostri fiumi e torrenti devono vedere la realizzazione di casse di espansione, vasche di laminazione e golene allagabili in punti strategici lungo il loro percorso: mi voglio impegnare affinché le opere necessarie a garantire un futuro sicuro per le nostre comunità vengano realizzate senza indugio.

 

Quali idee per il futuro?

Non ci può essere futuro se una comunità non è consapevole ed orgogliosa delle proprie tradizioni e del proprio passato, quando sono positivi. Per questo intendo promuovere sempre più le opportunità offerte dalle leggi regionali di valorizzazione delle manifestazioni storiche e della memoria del Novecento: la prima può consentirci di valorizzare sempre più i Rioni come veicolo di valori comunitari per la città, asset di promozione turistica e trampolino per opportunità formative e didattiche; la seconda ci permetterà di ampliare sempre più il novero di progettualità nelle scuole per lo studio e la conoscenza delle vicende del secolo scorso, fra cui i Viaggi della Memoria. Venendo al presente, è oggi che tutte le componenti della comunità regionale devono sentirsi a casa in Emilia-Romagna, e libere di essere loro stesse. Intendo impegnarmi per continuare con il sostegno alle reti contro la violenza sulle donne e con la promozione di progetti per le politiche di genere e per la parità uomo-donna. Intendo vigilare affinché i consultori familiari continuino a garantire le cure primarie nell’area della salute sessuale, riproduttiva e psico-relazionale della donna e delle coppie: qui deve trovare sede l’applicazione della legge 194/1978, tutelando l’accesso informato, consapevole e sicuro all’interruzione volontaria di gravidanza, al riparo dalle incursioni surrettizie delle associazioni antiabortiste. Infine, va attuata senza ulteriori indugi la legge regionale contro l’omotransfobia (L.R. 15/2019), per combattere ogni forma di discriminazione e di violenza che ancora oggi è rivolta alla comunità LGBTQIA+, rispettando l’identità di ogni persona. Da ultimo, credo che debba essere fatto uno scatto di qualità nell’offerta che la Regione propone per le nuove generazioni. Ciò passa sicuramente dal divertimento e dalla qualità del tempo libero, che sulla base della mia esperienza di vita può e deve avvenire in primo luogo nell’attività sportiva: regole, valori, solidarietà e spirito di squadra aiutano i ragazzi a crescere, insegnando loro a mettersi in gioco e, a volte, anche a perdere. Un’opportunità che deve essere garantita a tutti, indipendentemente dalle condizioni socio-economiche, promuovendo voucher regionali per consentire l’attività sportiva alle famiglie con basso reddito, ed adeguando sempre più i nostri impianti sportivi perché siano sempre più belli, sicuri ed energicamente efficienti. Però la salute dei giovani non passa solo dall’attività fisica, ma anche dal benessere mentale. Bisogna garantire e potenziare una maggiore assistenza psicologica, dai progetti relativi alla salute mentale perinatale (per i genitori dei neonati) alla prevenzione nelle scuole, in particolare per i disturbi dell’alimentazione.

 

Come si sta svolgendo la campagna elettorale?

Il bello delle campagne elettorali è avere l’opportunità di incontrare e conoscere persone e realtà del nostro territorio. Partiamo da un programma che in parte abbiamo già elaborato, sviluppando quello della coalizione di centrosinistra a sostegno di Michele De Pascale. Parlo al plurale perché nel fare ciò mi sta dando una grandissima mano una squadra di giovani e giovanissimi, con background molto diversi sia per esperienze politiche ed associative, ma spinti dalla passione per le nostre città e dalla voglia di darsi da fare gratuitamente. Li ringrazio di cuore per l’aiuto che mi stanno dando, in questa avventura che a prescindere dal risultato penso potrà darci molte soddisfazioni.

 

Quali sono le sue sensazioni/previsioni in vista del voto?

Sono sicuro già oggi che la candidatura di Michele De Pascale, giovane ma con grande esperienza amministrativa, sia la carta migliore per il centrosinistra regionale: è una persona affidabile, concreta ed onesta. La mia altra sensazione è che il PD uscirà dalle elezioni rafforzato nel nostro territorio, in quanto ha messo in campo candidati di grande qualità per capacità di sintesi e di rappresentanza dei territori: sono certo che chiunque verrà eletto saprà battersi per tutto il territorio provinciale, creando alleanze a livello regionale e spendendosi senza risparmiare energie, come intendo fare io. C’è però una preoccupazione, per quanto mi riguarda: vedo disinteresse attorno a queste elezioni regionali, fattore che potrebbe riportarci alla bassa affluenza del 2014, quando votò solo il 37% degli aventi diritto. Bisogna combattere l’astensionismo recandosi a votare il 17 e 18 novembre, a prescindere dal partito o dal candidato che si sosterrà. Solo votando si può far sentire la propria voce, solo con le istituzioni forti e legittimate si possono risolvere i problemi di ciascuno, nella cornice della nostra comunità.

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