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Musica rinascimentale e poesia: Melusina di Antonio Porta rivive a Officina Matteucci

I versi di Antonio Porta, le melodie originali del ‘500, l’arte a fare da collante: sono questi gli ingredienti che verranno portati sulla scena di Officina Matteucci sabato 24 marzo. Prosegue il lavoro di indagine nell’arte contemporanea all’interno degli spazi rinnovati in corso Mazzini di Faenza presentando una serata in cui le opere della mostra Carta da Gioco (a cura di Lorenzo Travaglini, con opere di Samuel Tombola e NoOneStrangely) dialogheranno con la musica rinascimentale e la poesia del secondo ‘900. Perno della proposta sarà il testo Melusina del poeta Antonio Porta (1935-1989): una ballata scritta negli anni ’80 e pubblicata per la casa editrice Crocetti nel 1987. L’inizio dello spettacolo è alle ore 18, con ingresso a 5 euro (degustazione di vino inclusa).

Melusina di Antonio Porta, “una ballata e diario” letta da Matilde Zauli

Lo snodo della vicenda è rappresentato da due incontri paralleli e intrecciati: fra tre dame e tre cavalieri, fra un contadino ed una sirena. La trama sviluppa poi un mito di metamorfosi cui si ricollegano le figure femminili di NoOneStrangely e, nell’immagine della misteriosa isola deserta, il mondo colorato di Samuel Tombola. La lettura integrale del poemetto sarà affidata alla voce di Matilde Zauli: la scelta di un timbro chiaro femminile è stata pensata per restituire al meglio la delicatezza dei versi, che trasfigurano la leggenda medievale di Melusina in una visione fiabesca, una riflessione sul ciclo della vita e lo scorrere del tempo. Accanto a Matilde Zauli ci sarà il liuto di Ettore Marchi: in accompagnamento alla lettura o in momenti solistici, le melodie originali del ‘500 si sposeranno col significato delle parole trasportando il pubblico nell’atmosfera di un antico incantesimo.

Antonio Porta, figura chiave della poesia e cultura del ‘900

Uno dei personaggi più importanti del secondo Novecento poetico italiano. Antonio Porta, pseudonimo di Leo Paolazzi, è nato a Vicenza il 9 novembre 1935. Legato al Gruppo ’63, è stato uno scrittore e poeta italiano tra i più importanti del Dopoguerra .Nel 1958 è entrato a far parte della redazione della rivista letteraria Il Verri sotto la direzione di Luciano Anceschi. Nell’ambito di quest’esperienza nasce la storica antologia di poesia “I novissimi”(1961) curata da Alfredo Giuliani, cui Porta ha contribuito con le note e le proprie poesie insieme con Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti, lo stesso Alfredo Giuliani e Nanni Balestrini. Come allargamento dell’esperienza de “I novissimi”, fu fondato poco dopo il Gruppo ’63 che raduna intorno a sé tutte le forze della Neoavanguardia o nuova avanguardia italiana. Ai lavori del “Gruppo ’63” Porta partecipa durante i congressi di Palermo, di Reggio Emilia, di La Spezia e di Fano. È stato critico letterario de Il Giorno dal 1972 al 1978 e dal 1979 in poi al Il Corriere della Sera; ha collaborato con Tuttolibri, Panorama, e L’Europeo, “L’Unità” e un breve periodo al Il Sole24Ore; dal 1988 con scritti civili e di opinione ha collaborato regolarmente con Sette (supplemento del sabato del Corriere della Sera). Ha lavorato per la Rai nel gennaio-marzo 1987 e nell’ottobre-dicembre dello stesso anno come autore e conduttore del settimanale “Settantaminuti” in onda il sabato mattina su Radiodue. Muore di infarto a Roma il 12 aprile 1989.

Il musicista Ettore Marchi porterà in scena melodie rinascimentali

Ettore Marchi, classe 1987, è chitarrista e liutista: ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio statale di G. B. Martini di Bologna sotto la guida di Walter Zanetti. Tra i suoi maestri, alcuni grandi interpreti contemporanei come Oscar Ghiglia, Paolo Pegoraro o Massimo Lonardi. Sotto la guida di quest’ultimo, Marchi sta seguendo il biennio di specializzazione interpretativa in liuto rinascimentale presso il Conservatorio di Musica F. Vittadini di Pavia. I brani per liuto in scaletta sono: Paduana del re (di Anonimo); Ricercare 84 (di Francesco da Milano); Ricercare 7 (di Francesco da Milano); Peschatore che va cantando (di Pietro Paolo Borroni), Ricercare 33 (di Francesco da Milano); Pavana (di Arcangelo del Liuto, anonimo probabilmente del XVI secolo). “Domani preparo un letto più grande, il doppio di questo – dice il contadino che trema – per una notte basterà tu sei così leggera che puoi dormire sopra di me senza svegliarmi”. L’evento è in collaborazione con la cantina Re Merovingio che presenterà i suoi vini. Evento a posti limitati, raccomandata la prenotazione chiamando Michele Donati al 346 330 1503 o Davide Carapia al 360 226 503.

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