https://cdn.hu-manity.co/hu-banner.min.js

Elezioni Regionali 2024: intervista a Pier Luigi Zanotti (Civici con De Pascale)

Le elezioni regionali incombono e nelle giornate di domenica 17 e lunedì 18 novembre saremo chiamati a votare. La conoscenza dei candidati è essenziale in quanto è previsto il voto disgiunto, ovvero la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito e l’altro per la scelta del candidato.

 

Intervista a Pier Luigi Zanotti (Civici con De Pascale)

Da dove nasce l’idea della sua candidatura?

Tutto è partito da un gruppo di amici, persone che si sono sempre impegnate nella politica e nell’amministrazione dei nostri territori. Mi conoscono da tempo e sapevano che, anche se non ho mai partecipato attivamente alla politica, l’ho sempre seguita con interesse e passione. Ho avuto altri impegni che mi hanno tenuto lontano, ma l’attenzione ai bisogni della comunità e la volontà di dare il mio contributo sono sempre stati presenti. Alla fine di settembre, mi hanno chiesto di scendere in campo. Così ho deciso di accettare la sfida, anche perché sento fortemente le mie radici nel territorio e nella tradizione di impegno sociale che ho sempre respirato. Mi è sembrato il momento giusto per fare la mia parte. Inoltre, mi ha ispirato profondamente il concetto di politica come “la forma più alta di carità”. Questo principio, che interroga i cristiani e invita tutti a interessarsi del bene comune, mi ha fatto riflettere sull’importanza di un impegno attivo e quotidiano per la collettività. La politica non si esaurisce solo con il voto: è un contributo costante che diamo attraverso le nostre azioni quotidiane e attraverso il supporto ai candidati che riteniamo capaci di guidare il Paese. Oggi, più che mai, il nostro Paese si trova ad affrontare problemi complessi come il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali ed economiche, la necessità di una transizione ecologica giusta e la sfida della legalità. La sensazione diffusa è quella di una classe dirigente confusa e poco efficace, ma noi possiamo fare la differenza portando avanti un pensiero politico che coniuga ambiente, lavoro e futuro, proprio come sottolineato durante la Settimana Sociale di Taranto del 2021. Credo fermamente che sia necessaria un’alleanza intergenerazionale, in cui giovani, adulti, donne e uomini collaborino per costruire una società più giusta, attraverso buone pratiche di economia civile e stili di vita responsabili.

 

Quali sono, secondo lei, le tematiche su cui la regione dovrebbe concentrarsi maggiormente?

Senza dubbio, la messa in sicurezza del territorio è la priorità assoluta. Le alluvioni che hanno colpito il nostro territorio sono state devastanti. Di fronte a una tale emergenza, la fiducia nelle istituzioni è vacillata. Le persone hanno visto una grande mobilitazione da parte dei volontari, ma dalle istituzioni non sono arrivate risposte sufficientemente rapide e concrete. Questo ha creato una frattura che dobbiamo sanare subito. La sicurezza idraulica non si risolve con un singolo intervento. Dobbiamo partire dalla montagna, dove l’acqua deve essere trattenuta il più a lungo possibile, e intervenire per ridurre l’impermeabilizzazione del terreno. Questo può avvenire attraverso interventi diffusi e di ingegneria naturalistica per curare i nostri boschi e le coltivazioni, e per incentivare il ritorno delle persone a lavorare e vivere in montagna. Sono necessari migliaia di piccoli interventi, ma insieme possono fare la differenza. Poi, dobbiamo costruire bacini di laminazione per rallentare il deflusso dell’acqua verso la pianura. Questi bacini non solo ci proteggono dalle alluvioni, ma ci aiutano anche a gestire i periodi di siccità, che sono sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. È un’opportunità non solo per la sicurezza del territorio, ma anche per creare nuovi posti di lavoro, dando un impulso all’economia locale. Dobbiamo anche lavorare con AIPO e le autorità locali per garantire una gestione oculata e coordinata delle risorse idriche, sviluppando infrastrutture che riducano i rischi di alluvioni. Un altro intervento urgente riguarda le città. Nei punti in cui i fiumi e i torrenti si uniscono, subito a monte della Via Emilia, abbiamo visto i problemi più gravi. Qui servono interventi immediati e mirati, per evitare che le alluvioni future causino altri danni. Infine, c’è la pianura, dove il livello dell’acqua dei fiumi è spesso più alto rispetto a quello delle abitazioni. Questo rappresenta un rischio costante per chi vive in queste zone, e dobbiamo adottare tecnologie di monitoraggio avanzate per intervenire in tempo reale​. Ma accanto a tutto questo, non possiamo dimenticare i giovani. Serve un collegamento forte tra il mondo della scuola e quello del lavoro, affinché i ragazzi siano preparati per le sfide che li attendono e abbiano le opportunità giuste per crescere. In questo senso, vogliamo sviluppare percorsi di alternanza scuola-lavoro più mirati, che coinvolgano le realtà produttive del territorio, e rafforzare il servizio civile come strumento di crescita personale e di conoscenza del territorio​. Inoltre, è fondamentale incentivare l’imprenditoria giovanile, soprattutto nelle aree rurali e abbandonate, sostenendo i giovani imprenditori con linee di finanziamento mirate​. Questo vuol dire politiche che sostengano la formazione continua, l’imprenditoria giovanile e l’accesso al lavoro. È fondamentale creare un ambiente che permetta ai giovani di trovare la loro strada qui, senza dover guardare altrove. Il nostro compito è di accompagnarli, ma anche di lasciarli liberi di essere protagonisti del loro futuro.

 

La sostenibilità è un tema centrale nel suo programma. Come vede il suo ruolo per il futuro della regione?

La sostenibilità è il fulcro di tutto. Non riguarda solo la protezione dell’ambiente, ma anche il benessere delle persone e la crescita delle imprese. Molte aziende del nostro territorio lo hanno già capito e stanno investendo in sostenibilità da anni. Sono diventate dei veri campioni in questo campo, non solo a livello locale, ma anche internazionale. Noi, come amministrazione, dobbiamo creare le condizioni affinché queste realtà possano continuare a crescere. Questo significa regole chiare e stabili, incentivi concreti e soprattutto la certezza che non ci saranno continui cambiamenti normativi che possano frenare l’innovazione. Le aziende devono sapere che possono contare su un orizzonte stabile per pianificare e investire con fiducia.

 

Come sta andando la campagna elettorale?

Direi bene. Stiamo ascoltando molto le persone e costruendo un dialogo vero e aperto. C’è una risposta positiva, ma si percepisce anche tanta disillusione. La sfiducia nella politica è diffusa e comprensibile, ma noi siamo qui per cercare di cambiarla. Ci stiamo impegnando per far capire che non basta aspettare che le cose migliorino da sole, è necessario che tutti facciano la propria parte. Solo così possiamo sperare di risolvere i problemi complessi che ci troviamo di fronte.

 

Quali sono le sue sensazioni in vista del voto?

Sono molto fiducioso. Stiamo ricevendo tanti incoraggiamenti e vedo che le persone apprezzano il nostro impegno e la nostra trasparenza. Tuttavia, c’è ancora tanto lavoro da fare per riportare le persone a credere che il loro voto possa davvero fare la differenza. Il nostro obiettivo è coinvolgere quante più persone possibili, far capire che ognuno può contribuire a migliorare la propria comunità e il proprio territorio. È un percorso lungo, ma sono convinto che con l’impegno di tutti possiamo ottenere grandi risultati.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.