Elezioni Regionali 2024: intervista a Massimo Bosi (M5S)
Le elezioni regionali incombono e nelle giornate di domenica 17 e lunedì 18 novembre saremo chiamati a votare. La conoscenza dei candidati è essenziale in quanto è previsto il voto disgiunto, ovvero la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito e l’altro per la scelta del candidato.
Intervista a Massimo Bosi (M5S)
Da dove nasce l’idea della sua candidatura?
La mia candidatura non nasce per caso, ma è frutto di un percorso: da anni ormai sono impegnato in politica e penso che questa sia una buona occasione per mettermi in gioco e per far valere le mie idee, accanto a Michele De Pascale, che ho conosciuto in questi anni di impegno politico e con cui ho già avuto modo di collaborare in passato. La mia attuale nomina di Assessore al Comune di Faenza, mi ha aiutato nella decisione di mettermi ancora una volta a disposizione della cittadinanza e della Regione.
Quali sono i suoi obiettivi in vista del voto e quali sono i punti cardine del suo programma?
Come ad ogni appuntamento elettorale, c’è soprattutto la volontà da parte mia di poter ripagare la fiducia di coloro che mi voteranno: l’obiettivo è quello, come sempre, di poter dare una mano attraverso il mio lavoro. A livello di idee è impossibile in questo momento storico non parlare di temi ambientali e di tutto ciò che concerne l’ultimo anno e mezzo, dopo gli eventi di maggio 2023: occorre agire e farlo in fretta, semplificando le procedure che in questi mesi hanno fatto tanto discutere. Inoltre chiederemo l’approvazione di una legge regionale sul clima, per definire una serie di azioni trasversali per limitare le fonti emissive inquinanti. In questo complicato processo i giovani devono avere un ruolo chiave, soprattutto quando si parla di scelte che inevitabilmente riguarderanno il loro futuro; l’istituzione di un Forum dei Giovani per il Clima, un organo che avrà come obiettivo quello di orientare le politiche regionali sui cambiamenti climatici, sarà un primo grande passo. L’altra grande sfida è rappresentata dalla sanità, che deve rimanere pubblica e continuare a garantire l’efficienza per cui la nostra Regione è famosa. Uno dei nostri obiettivi la riduzione delle chilometriche liste d’attesa e una decisa riduzione dei medici “a gettone”: il tutto deve essere ottenuto attraverso l’assunzione e la valorizzazione del nostro personale sanitario.
Si aspetta una buona affluenza da parte dei giovani elettori?
Tenendo conto che veniamo da due tornate elettorali che hanno fatto registrare fra le affluenze più basse della storia, penso che, ancora più importante della vittoria di una parte politica o di un’altra, sarà importante vedere il dato dell’affluenza. Ai giovani dico che la politica è anche per loro; le decisioni che saranno prese interesseranno anche loro e auspico che domenica e lunedì siano in tanti alle urne.
Cosa dovrebbe fare una regione, per essere concretamente vicino ai propri cittadini?
In un momento difficile come quello che tanti cittadini stanno vivendo per svariati motivi, è giusto attendersi risposte dalla Regione, che con la sua possibilità di legiferare, ha l’obbligo di aiutare. Come? Con più velocità nelle decisioni, innanzitutto, ma anche con il coraggio di compiere scelte consapevoli e volte a migliorare il futuro di cittadini che negli ultimi anni hanno dovuto fronteggiare sfide a volte veramente inimmaginabili.