Bottega Bertaccini: in occasione del Made in Italy il 4 e 5 settembre due mostre ceramiche
Torna per la seconda edizione “Made in Italy” il 4 e 5 settembre. Per l’occasione che vedrà a Faenza oltre 100 ceramisti provenienti da tutta Italia, due mostre di ceramica alla Bottega Bertaccini: “Figulinae – arte ceramica” di Karin Putsch-Grassi e “Forme in movimento” di Gianfranco Morini detto il Moro. Le due mostre in programma sono realizzate in collaborazione con la rivista “La Ceramica Moderna & Antica”. Nelle giornate del 4 e 5 settembre la Bottega sarà aperta a orario continuato dalle 9 alle 22.
“Figulinae – arte ceramica” di Karin Putsch-Grassi
Il 4 e 5 settembre 2021 a Faenza si terrà la seconda edizione di “Made in Italy”, la mostra-mercato della ceramica italiana.
Nelle piazze del centro storico opere e oggetti in ceramica, in un percorso tra artigianato, arte, design, oggetti per la casa e accessori moda. Durante le due giornate, accanto alla mostra mercato, prenderà vita un fitto programma di eventi in città. Partecipa anche la Bottega Bertaccini con due mostre all’interno e all’esterno della Bottega. Ospiti Karin Putsch-Grassi e Gianfranco Morini detto il Moro. Karin Putsch-Grassi “Figulinae – arte ceramica”. L’inaugurazione è prevista sabato 4 settembre alle 11 con la presentazione di Domenico Iaracà. L’artista è nata a Wuppertal, in Germania, nel 1960 ed è arrivata in Italia nel 1982. Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Firenze e al Goldsmiths College di Londra, ha aperto il suo laboratorio di ceramica nel Valdarno. Ha partecipato a diverse mostre collettive e concorsi in Italia, Europa e Asia. Dagli anni ’80 a oggi le sue opere si sono evolute in una direzione sempre più astratta, seppure le sue idee siano ricavate dalla realtà che le sta intorno. La sua attività si è sempre basata sull’uso del tornio, attraverso il quale si possono creare infinte possibilità artistiche: grandi vasi a sé stanti come anche vasi in miniatura, che solo uniti ad altri piccoli vasi danno un valore all’opera artistica completa. Nasce così la sua nuova linea artistica, le Figulinae, che saranno esposte alla Bottega Bertaccini. La mostra resterà aperta fino al 2 ottobre.
“Forme in movimento” di Gianfranco Morini, detto il Moro
Gianfranco Morini detto il Moro, scultore e ceramista, provocatorio e paradossale, esagerato e contraddittorio, geniale e volgare torna alla Bottega Bertaccini con “Forme in movimento”. Quelli presentati in questa mostra, sono oggetti che possono essere gustati con gli occhi ma a guardarli viene una gran voglia di toccarli, di accarezzarli, perché è solo col tatto che ne scopri la vera natura. Le mani sono quelle che vedono per prime, prima dell’occhio, dando gioia e allegria. Alcuni anni fa Giancarlo Bojani si chiedeva: da dove viene l’arte di Gianfranco Morini? “Viene da Angelo Biancini, da Augusto Betti, da Alfonso Leoni. Da ognuno di essi ha attinto qualcosa di essenziale: da Biancini il senso dell’arte al di là della stravaganza; da Betti il rigore della ricerca sui materiali; da Leoni la gioia, la libertà della sperimentazione, lo spirito critico”. Morini, i suoi maestri, li ha studiati, li ha vissuti, di più: li ha fagocitati e ha intrapreso la sua strada, inventando il suo stile – è sempre Bojani a suggerirlo – che è fatto “di bizzarrie, di ironia, di paradossi, di provocazioni”. E anche di semplicità.