Appello di Articolo Uno e Sinistra per Ravenna: sull’urbanistica a Ravenna e in regione è necessaria una svolta
In una nota il richiamo al tema dell’urbanistica: “I dati sul consumo di suolo forniti pochi giorni fa dal Rapporto ISPRA-SNPA del 2020 sono chiari e impressionanti: continua nel nostro Paese un consumo del suolo assolutamente insostenibile che aggrava tra l’altro il cambiamento climatico in corso e i suoi effetti e indebolisce le necessarie politiche di resilienza e mitigazione. Nel 2019 infatti si è avuto un ulteriore consumo di suolo per urbanizzazioni di ben 57 kmq (57 milioni di mq) pari a 2mq al secondo.”
Dal consumo di suolo alla riqualificazione e rigenerazione urbana
“Il Rapporto ha evidenziato che in Italia il Veneto (con 785 ettari) e Lombardia (con 642 ettari) sono le Regioni che nel corso del 2019 hanno consumato più suolo per urbanizzazioni pubbliche o private ma anche nella Regione Emilia-Romagna, con 404 ettari di suolo consumati nel solo 2019, il trend di urbanizzazione del suolo agricolo o di aree naturali non è davvero più sostenibile. La provincia di Ravenna con 18.577 ha di nuova urbanizzazione nel 2019 presenta un quadro di occupazione del suolo più contenuto rispetto alla media nazionale e regionale ma il Comune di Ravenna (anche in ragione delle sue ampie dimensioni) si colloca al primo posto in valore assoluto nella Regione Emilia-Romagna con 6.911 ha consumati.
Tali dati sono figli di una stagione urbanistica ispirata all’idea che, a fronte della riduzione delle attività manifatturiere, l’attività immobiliare costituisse in Italia e in Europa il principale motore dello sviluppo economico e finanziario, che ha dato vita a una bolla speculativa, nettamente al di sopra dei bisogni reali della comunità, che come è noto è totalmente saltata con la crisi del 2008.
Ciononostante, per l’effetto di trascinamento dei vecchi piani urbanistici e dei loro strumenti attuativi, ancora oggi ovunque, e anche a Ravenna, si continua a costruire per abitazioni di cui non c’è bisogno, per nuovi centri commerciali e per altre attività terziarie già abbondantemente sature.”
Il Superbonus del Governo Conte per lo sviluppo sostenibile
E’ dunque urgente una svolta netta e profonda: bisogna passare dal consumo insostenibile di suolo e dall’idea che sia possibile allargare all’infinito il perimetro urbanizzato all’idea della riqualificazione e rigenerazione urbana, sulla città esistente volte a migliorare la qualità dell’abitare e la vivibilità e qualità dei quartieri, dei centri del forese e del litorale, anche con interventi di architettura verde e bioclimatica; migliorare gli spazi e i servizi pubblici a partire dalle aree verdi e alberate che vanno significativamente ampliate anche per mitigare il riscaldamento climatico e l’inquinamento e dalle reti per la mobilità sostenibile ( trasporto pubblico e mobilità ciclabile ), qualificare gli edifici dal punto di vista energetico, sismico e ambientale; salvaguardare, ampliare e valorizzare le aree di interesse naturalistico.
Evidenziamo tra l’altro che tale svolta ha oggi la possibilità straordinaria e concreta di avvalersi del Superbonus del 110% approvato dal Governo Conte, che può produrre sviluppo sostenibile, lavoro per le imprese del settore e occupazione, e degli investimenti che saranno sostenuti dal nuovo accordo Europeo del Recovery Fund.
Per questo come Articolo Uno di Ravenna e Sinistra per Ravenna:
- condividiamo innanzitutto la posizione assunta dai Consiglieri di Emilia-Romagna Coraggiosa volta a mantenere ferma la scadenza prevista dalla Legge regionale, del 31/12/2020 per la decadenza ovunque dei vecchi Piani Urbanistici al fine di elaborare e approvare Piani Urbanistici Generali che rappresentino una profonda svolta rispetto al passato e che siano ispirati al principio del consumo zero di nuovo suolo (con la sola eccezione delle opere pubbliche o di pubblica utilità altrimenti non realizzabili). L’emergenza sanitaria legata al COVID non può essere una motivazione per uno slittamento di tale data.
- In secondo luogo, chiediamo all’Amministrazione Comunale di Ravenna di avviare da Settembre la più ampia discussione sul territorio con i cittadini e con le forze economiche, sociali, ambientaliste sui criteri e gli obiettivi fondamentali del nuovo PUG di Ravenna, partendo dalle prime elaborazioni degli esperti e dell’Ufficio di Piano.