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20 anni di Ottobre Giapponese: l’inaugurazione sabato 22 alla Molinella

Si inaugura sabato 22 ottobre alle 18 alla presenza del Console generale del Giappone Yuji Amamiya e del sindaco di Faenza Massimo Isola, la mostra Tracce Giapponesi, organizzata per il ventennale dell’iniziativa nata per promuovere nel ravennate la cultura del paese del Sol Levante.

La mostra

La mostra collettiva di ceramiche e dipinti porterà nella Galleria le opere degli artisti Mitsuki Akiyama, Nobushige Akiyama, YasueAkiyama , Kyosuke Hayshi, Yuka Hayshi, Tomo Hirai, Tatsunori Kano, Keita Matunaga, Akio Niisato, Noboyuki Ogawa, Sayaka Oishi, Mokichi Otsuka, Nami Takahashi, Ayano Yamamoto. L’arte ceramica prospera in Giappone, l’Italia è terra di ceramica e, attraverso questo tratto comune, il Giappone e Faenza hanno sempre condiviso esperienze culturali. Elemento determinante è il gemellaggio, del 1979, tra le municipalità di Faenza e Toki, oltre alla presenza di Argillà Italia e alle residenze d’artista a Faenza, sia al Museo Carlo Zauli che alla Bottega d’Arte Mondial Tornianti Gino Geminiani.

Il commento del sindaco Isola

Il sindaco Massimo Isola dichiara: “L’Ottobre giapponese festeggia i suoi primi venti anni con una edizione ricca di proposte culturali, stimoli e suggestioni. A Faenza il viaggio partirà dal Museo Carlo Zauli, con una mostra dedicata alle opere realizzate da Carlo Zauli a Toki per proseguire alla Galleria Comunale d’Arte, dove vedremo opere in ceramica e pittura di artisti giapponesi che hanno sviluppato un rapporto con la nostra città, lasciando qui una traccia. Non
mancheranno tanti altri momenti con il cinema, la letteratura e la musica, con tre appuntamenti al Ridotto del Teatro Masini dedicati alla musica del Giappone, dal primo Novecento ad oggi. Ringrazio l’Associazione Gemellaggi Faenza, l’ASCIG e tutti gli organizzatori, con I quali prosegue e si rinnova il dialogo fra la cultura giapponese e quella italiana, guardando al futuro che, come ci ricorda il titolo di questa edizione dell’Ottobre giapponese, ha un cuore antico”.

Tra i presenti il Maestro Tomo Hirai

Per questa mostra sono state create diverse presenze tutte particolarmente significative per la nostra città: Kyosuke Hayashi, Yuka Hayashi, Keita Matsunaga e Akio Niisato sono artisti di Toki; Noboyuki Ogawa ha partecipato ad Argillà Italia mentre Mokichi Otsuka e Sayaka Oishi sono stati protagonisti delle Residenza d’artista. Nami Takahashi è invece stata allieva dell’Istituto d’Arte Ballardini mentre Mitsuki Akiyama, Nobushige Akyiama, Yasue Akiyama e
Tatsunori Kano sono stati presenti per la mostra dedicata alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Infine Ayano Yamamoto, giovane e talentuosa pittrice, ha già partecipato a una precedente edizione dell’Ottobre giapponese.
Una presenza speciale è quella del Maestro Tomo Hirai, allievo di Carlo Zauli, amico della nostra città, animatore del gemellaggio Faenza Toki, che lavora tra Tokyo e Faenza da oltre 40 anni, le cui opere sono nei più importanti Musei al mondo, dal MIC di Faenza ai Musei statali di Tokyo, Kyoto, Osaka. Proprio il Maestro Tomo Hirai, sabato 22 ottobre, riceverà dalle mani del Console Generale del Giappone a Milano, il prestigioso riconoscimento del Ministero degli Affari Esteri del Governo nipponico, “per aver contribuito ad accrescere la comprensione reciproca e l’amicizia tra i due Paesi nell’ambito della ceramica d’arte, nonché a formare generazioni di giovani ceramisti e a promuovere ricchi scambi culturali. Tra i principali organizzatori di diversi programmi di scambio tra Toki e Faenza – città celebri per la loro tradizione nella produzione ceramica – negli oltre 40 anni trascorsi dall’istituzione del rapporto di gemellaggio tra le due città, il maestro Hirai ha contribuito notevolmente allo sviluppo delle relazioni tra i cittadini di Toki e Faenza”.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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