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20 anni del Museo Carlo Zauli: la mostra Mutaforma a Bologna dal 23 settembre

In occasione del suo Ventennale, partito a maggio scorso con il programma di eventi 20MCZ, il Museo Carlo Zauli approda a Bologna con la mostra Mutaforma. Mutazioni ceramiche del codice CZ, a cura del Collettivo NN, dal 23 settembre al 30 ottobre 2022 negli spazi dell’Associazione Alchemilla.

La mostra Mutaforma

L’esposizione include le opere di Carlo Zauli, Anemoi, Salvatore Arancio, Sergia Avveduti, Massimo Bartolini, Giulia Bonora, Chiara Camoni, Pierpaolo Campanini, Gianni Caravaggio, Arianna Carossa, David Casini, T-Yong Chung, Lorenzo Commisso vs Aida Bertozzi, Giulia Dal Monte e Isabela Benavides, Alberto Garutti, Francesco Gennari, Piero Golia, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Maurizio Mercuri, Jonathan Monk, Caterina Morigi, Ornaghi & Prestinari, Chiara Pergola, Marco Samorè, Daniel Silver, Sissi, Luca Trevisani, Sislej Xhafa, Shafei Xia, Italo Zuffi. Con questa mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi, qui intesa come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico. L’esposizione restituisce l‘ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica di Faenza in quanto tradizione di una forma d’arte tra le prime espressioni artistiche dell’essere umano. Questa eredità culturale diventa un’eredità genetica, che nel corso dei vent’anni di residenze è stata assorbita e rielaborata da artisti e artiste che hanno abitato gli spazi del museo. È in questo modo che il DNA dell’opera di Zauli ha subito una mutazione. Gli agenti mutanti sono le poetiche, i processi personali e le influenze che gli artisti e le artiste hanno portato nei laboratori del museo, generando forme ceramiche alla luce di una voce contemporanea e delle sue nuove istanze. La mutazione è dunque intesa come un atto creativo, un punto di osservazione che mette in luce i punti di continuità con l’eredità di Zauli, e allo stesso tempo i punti di discontinuità necessari per innescare nuovi processi evolutivi.

L’allestimento

L’allestimento sarà volutamente ideato e realizzato in dialogo con gli storici spazi del cinquecentesco Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla, nei quali le opere comunicheranno e avranno rispondenze con gli ambienti intrisi di intima percezione e memoria. Gli spazi ospiteranno inoltre incontri mirati ad approfondire il lavoro degli artisti e delle artiste e a creare suggestioni attorno al tema delle residenze come laboratori di trasmissione e rigenerazione di un’eredità artistica. La mostra a ingresso libero, promossa dal Museo Carlo Zauli e Alchemilla, è allestita in Palazzo Vizzani, via Santo Stefano 43, Bologna e sarà visitabile dal 23 settembre al 30 ottobre 2022. l’inaugurazione sarà il 23 settembre dalle 18-22.  Questi gli orari di apertura: martedì-venerdì: 16-19; sabato-domenica: 10-13; 16-19. Informazioni: info@alchemilla43.it | www.alchemilla43.it | nncollettivo@gmail.com

Il Museo Carlo Zauli

Il Museo Carlo Zauli è uno spazio sia espositivo che di produzione culturale creato nel 2002, immediatamente dopo la morte dell’artista, per volontà della famiglia Zauli, all’interno dello storico laboratorio-atelier dello scultore. Attraverso le sue collezioni e le diverse attività culturali, esplora e diffonde l’arte contemporanea in tutti i suoi linguaggi, con un’attenzione particolare alla ceramica, materiale della tradizione locale. Si trova infatti a Faenza, in pieno centro storico, all’interno dei locali che furono dal 1949 di Carlo Zauli, uno dei più rappresentativi scultori del 900, di cui promuove il lavoro e la storia. E’ divenuto negli anni un punto di riferimento nella produzione e nella divulgazione dell’arte contemporanea, grazie alle sue molteplici attività nell’avanguardia culturale e nella sperimentazione: dalle Residenze d’Artista, ai cicli di conferenze, a rassegne di musica contemporanea, oltre che a percorsi didattici e formativi.
Il 2022 vede impegnato il Museo Carlo Zauli in 20MCZ, un intenso programma di eventi, mostre, workshop e attività per celebrare un anniversario importante: i venti anni del museo, nato a Faenza pochi mesi dopo la scomparsa del noto ceramista, trascorsi non solo a valorizzare l’opera del Maestro ma soprattutto a collaborare con giovani artisti interessati a sperimentare con la ceramica. www.museozauli.it

Alchemilla

Alchemilla è uno spazio multifunzionale indipendente dedicato alle arti visive e performative nato nel 2019 da un incontro fortunato tra persone già impegnate a vario titolo in ambito culturale: artisti, curatori, collezionisti, performer, critici, appassionati d’arte. Sin dall’inizio la convinzione che ha unito i diversi soggetti coinvolti è che l’arte costituisca un irrinunciabile valore umanistico e sociale, da qui il desiderio di creare un luogo di confronto tra discipline, generazioni e linguaggi. Le attività dell’associazione mirano a sostenere la ricerca, la sperimentazione e la produzione nell’ambito delle arti visive e performative. L’associazione dispone di quattro atelier dove sette artisti lavorano stabilmente, di uno spazio dedicato alle residenze, organizza e promuove progetti espositivi, oltre a performance, incontri, workshop, presentazioni e laboratori. La sede di Alchemilla si trova all’interno del cinquecentesco Palazzo Vizzani, nel cuore di Bologna.
www.alchemilla43.it

Il Collettivo NN

Collettivo NN è un collettivo curatoriale nato nel 2021 che si occupa di arte contemporanea e ricerca visiva sociale, intersezionale e antispecista. È attivo nell’indagare la realtà complessa della contemporaneità, attraverso il confronto con artistx, ricercartori/ricercatrici, designer, studentx e comunità. NN è una realtà collettiva fluida, in cui la collaborazione, il dialogo, la costante negoziazione di diverse visioni e la cura nei rapporti sono punti fondanti. È un gruppo di quattro persone aperto a futuri incontri e diramazioni. Fanno parte del Collettivo NN: Alberto Russo, Beatrice Sartori, Eloisa Magiera, Gaia De Palma.
www.instagram.com/collettivo.nn

 

 

 

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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