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Il 28 dicembre la presentazione del restauro del manoscritto del Somnium Scipionis in Manfrediana

Martedì 28 dicembre, alle 18, alla biblioteca Manfrediana di Faenza verrà presentato il restauro del Somnium Scipionis libellus di Marco Tullio Cicerone, il prezioso manoscritto 30, MS30, così è indicato nell’Inventario dei manoscritti d’Italia del 1896, che fa parte dei fondi antichi della Biblioteca Manfrediana di Faenza. La storia del codice, che ha sei secoli di vita, è avvolta nel mistero e la sua provenienza resta ignota. Tutti gli indizi che solitamente consentono di ricostruire la provenienza del libro, la sua storia e l’ambiente culturale a cui appartenne sono assenti. L’unica notizia certa è la data di stesura, il 5 novembre 1434. Tuttavia, l’assenza di questi elementi nulla toglie al suo valore. La preziosità del codice, infatti, è duplice: da una parte è uno splendido esemplare di libro umanistico (scritto a piena pagina, con ampio spazio tra le righe, in scrittura tonda), dall’altra, con i suoi contenuti filosofici (Somnium Scipionis e De natura deorum), è una testimonianza di quella cultura quattrocentesca che si riappropriava del mondo classico romano e greco e che, soprattutto, rimetteva al centro dell’universo l’uomo, la sua capacità e possibilità di elevarsi.

Il sindaco Isola: “In questo periodo incerto, la cultura eleva l’uomo”

“Si è recentemente concluso – scrive il sindaco di Faenza con delega alla Cultura, Massimo Isola, nella prefazione all’opuscolo che descrive le fasi del delicato intervento – un importante lavoro di restauro su uno dei nostri esemplari di patrimonio librario. Tutelare, conservare e valorizzare i beni culturali, è uno dei compiti di un’Amministrazione. Ora come non mai, in questo periodo complesso e incerto, è necessario ricordarci dell’arte, della cultura e della bellezza che possono elevare l’uomo e aiutarci ad affrontare con coraggio anche le grandi difficoltà. Il lavoro di restauro eseguito è inoltre un esempio di collaborazione, professionale e fra enti, un’unione di energie finalizzate alla conservazione, alla valorizzazione e alla massima fruibilità, resa possibile dalla conversione digitale grazie alla quale il codice potrà infatti essere letto, studiato e analizzato senza essere maneggiato”.

Il restauro dedicato ad Anna Rosa Gentilini

L’intervento è stato sostenuto dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia- Romagna in collaborazione con la Biblioteca comunale e d’intesa con la Soprintendenza di competenza. Il restauro è stato eseguito da ‘Formula Servizi’, cooperativa attiva da oltre 40 anni nel campo della salvaguardia del patrimonio culturale. Le delicate fasi del restauro sono state raccolte in un opuscolo, che la Biblioteca ha dedicato alla sua direttrice Anna Rosa Gentilini scomparsa nel 2010 a testimonianza che il suo ricordo è ben vivo nell’Istituto che diresse per tanti anni e nella Città, alla quale dedicò innumerevoli studi. Nella sua lunga direzione, dal 1983 fino a quella tragica notte del 2010, Anna Rosa Gentilini seppe interpretare le rinnovate esigenze provenienti dalla comunità, muovendosi nei diversi ambiti richiesti dal nuovo periodo storico, quando le biblioteche di conservazione si aprirono a una nuova fase, più di pubblica lettura, ma senza mai trascurare l’identità originaria dell’Istituto faentino, della sua storia, dei suoi fondi. Seppe mettere al centro gli utenti con l’apertura di nuovi e importanti servizi come la fonoteca e la fototeca, le attività della sala ragazzi, aperta pochi anni prima. Favorì inoltre l’incremento del patrimonio librario e curò con particolare attenzione il bollettino della biblioteca che nel 1985 prese il nome di Manfrediana. Di lei ricordiamo i tanti studi sulla cultura faentina e quelli dedicati alla storia del libro e della stampa, di cui era profonda conoscitrice. Martedì 28, alla serata di presentazione del Somnium Scipionis libellus, sono attesi il sindaco, Massimo Isola, Antonella Salvi, responsabile conservazione e restauro del Servizio patrimonio culturale della Regione Emilia–Romagna; Maria Roberta Stanzani e Silvia Bondi, le restauratrici di Formula Servizi che hanno eseguito il delicato lavoro di restauro e di conversione digitale del testo.  Per l’occasione sarà possibile ammirare anche il manoscritto ciceroniano. La serata è a ingresso libero con green pass fino ad esaurimento posti. Gradita la prenotazione al numero telefonico 0546. 691700 o alla mail: manfrediana@romagnafaentina.it.

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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