Il Cinema della Verità 2018: 6 docufilm per indagare la realtà
Il docufilm come mezzo espressivo per investigare la realtà che ci circonda: dalla condizione femminile in Africa allo stereotipo del bagnino romagnolo passando per le antiche tradizioni contadine e la lotta quotidiana contro l’intolleranza. Si alza il sipario della terza edizione de “Il Cinema della Verità” rassegna di docufilm al Ridotto del Teatro Masini di Faenza. Le proiezioni si svilupperanno in sei appuntamenti serali a ingresso gratuito, programmati nei mesi di marzo, aprile e maggio, organizzati dall’Amministrazione comunale di Faenza e Accademia Perduta/Romagna Teatri con il sostegno del Mic e la collaborazione di cineclub Il Raggio Verde. Un grande lavoro di squadra che allestirà un grande schermo sul palcoscenico della sala dei Cento Pacifici e proietterà, in questa terza edizione, opere ospitate in importanti Festival del cinema documentario internazionali. I registi che, di volta in volta, saranno presenti in sala per presentare e commentare col pubblico i loro film.
Cinema della Verità 2018: uno sguardo antropologico per portare alla luce “pezzi di realtà”
«Se l’anno scorso la rassegna ha affrontato principalmente il tema della storia – spiega Enrico Gaudenzi, presidente del cineclub Il Raggio verde – quest’anno avrà uno sguardo più antropologico sulla realtà. Questa iniziativa porterà a Faenza docufilm introvabili che meritano di essere visti e ampliano la variegata offerta cinematografica faentina che è davvero un unicum nel territorio».
Queste le proiezioni in programma: Punishment Island di Laura Cini, regista anche del successivo L’ombelico magico; Sono Guido e non Guido di Alessandro Maria Buonomo; Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari; The Hate Destroyer di Vincenzo Caruso e Bagnini e bagnanti di Fabio Paleari. Tanti e diversi i temi affrontati con al centro il biografico di persone protagoniste di storie straordinarie: dalle donne di Akampene, una piccola isola ugandese, all’incontro tra un’anziana “guaritrice” della Versilia e una giovane che ne vuole diventare l’erede; dal “mistero” che si cela dietro il fenomeno letterario Guido Catalano ai racconti di persone che, in varie città d’Italia, hanno saputo trasformare “l’emergenza migranti” in un’opportunità di crescita; dalla caparbietà con cui una signora berlinese cancella, da oltre trent’anni, scritte e adesivi razzisti e omofobi dai muri della sua città fino ai racconti dei bagnini della riviera adriatica degli anni ’60 che rivelano meno machismo e più sensibilità di quanto si possa pensare. Il primo appuntamento, con Punishment Island è per mercoledì 7 marzo alle ore 21.
«La qualità dei docufilm proposti è altissima – spiega Ruggero Sintoni, condirettore artistico di Accademia Perduta – e a episodi più impegnati alterna anche momenti di leggerezza, capaci comunque di gettare uno sguardo nuovo sulla realtà che ci circonda» «Penso che la rassegna Il Cinema della Verità – conclude il vice sindaco Massimo Isola – aiuti a comprendere meglio i pezzi di mondo che ci circondano, focalizzando la nostra attenzione su particolari che altrimenti andrebbero persi».