Museo diffuso di Brisighella: a Marzeno la presentazione del progetto di Angela Esposito
Dagli scavi di Rontana alla Rocca passando per la Vena del Gesso: fra i punti fondamentali del programma di mandato della candidata sindaco di Brisighella Angela Esposito, la valorizzazione culturale e il potenziamento del richiamo turistico hanno un’importanza primaria e per questo sarà presentato il progetto di un museo diffuso che metta in sinerga le opportunità attrattive del territorio. «Nel corso del 2018 Brisighella – si legge in un comunicato stampa della lista – ha registrato la presenza di oltre 17mila turisti per più di 35mila notti pernottate, con un aumento a due cifre rispetto alla situazione del 2009. E anche le numerose trasmissioni televisive (su canali italiani ma anche di altri paesi europei) hanno certamente aiutato questa crescita». La presentazione ufficiale del progetto si terrà nella serata di giovedì 2 maggio ore 20.45 a Marzeno, al circolo Arci di via Moronico 1.
Nel 2018 oltre 17mila turisti in visita a Brisighella
«Guardando al prossimo quinquennio, il programma di mandato proposto da Angela Esposito – continua – intende continuare a innovare nel settore turistico coniugando l’enogastronomia, il paesaggio, la storia, la cultura e l’ambiente, puntando sull’efficace slogan secondo cui “Il potenziale di Brisighella è Brisighella”. Centrale, in questa prospettiva di sviluppo, è la realizzazione del museo diffuso denominato “L’uomo e il gesso”, a cui sta lavorando in particolare l’archeologo Enrico Cirelli, professore dell’Università di Bologna e Alessandro Ricci, entrambi candidati al Consiglio comunale nella lista “Insieme per Brisighella”, che sostiene la candidatura di Angela».
Prosegue la candidatura Unesco della Vena del Gesso
Il progetto intende mettere a sistema il patrimonio storico culturale e ambientale del borgo e della Vena del Gesso Romagnola: «il Museo diffuso comprenderà cioè diversi luoghi di sicuro rilevo storico e di grande suggestione ambientale (il Borgo e la Via degli Asini, Pieve Tho e la sua cripta, gli scavi archeologici di Rontana e Ceparano, la Fornacella del gesso, il Convento dell’Osservanza, la Rocca con l’allestimento dei reperti archeologici, la Torre dell’Orologio, il Museo geologico del Monticino, il Centro Visita Ca Carnè, Monte Mauro e le cave di Lapis Specularis), fungendo insomma da “fil rouge” per la scoperta del territorio, destinata a un turista curioso e attratto da richiami diversi e integrati. Al tempo stesso – conclude – l’intento del candidato sindaco è quello di continuare a lavorare per ottenere il riconoscimento della Vena del Gesso quale Patrimonio dell’Unesco».