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Università: a Faenza 60 partecipanti al workshop “Non solo curing”

Venerdì 14 settembre 2018, nella sala conferenze di Romagna Tech (via Granarolo, 62), il Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie per l’Ambiente e per i Materiali – Curriculum: Materiali Tradizionali e Innovativi e il Master in Materiali Compositi dell’Università di Bologna, entrambi con sede a Faenza, hanno organizzato col sostegno del Comune e di Romagna Tech, nell’ambito dell’iniziativa “Insieme per Faenza”, il workshop tecnico-scientifico “Non solo Curing – Focus sui metodi DSC e DEA”, in collaborazione con Netzsch e con la partecipazione di Blacks Advanced Composites.

Iniziative per unire ricerca e territorio

Il workshop si inserisce nella serie di incontri tecnico-scientifici avviata nel 2005 a Faenza dal Corso di Laurea, manifestazioni che hanno puntualmente riscosso grande interesse da parte degli enti di ricerca e della aziende del comprensorio. Nel suo intervento di benvenuto, il prof. Daniele Nanni ha sottolineato il ruolo strategico del Corso di Laurea faentino e delle iniziative associate (Master, Tecnopolo) per lo sviluppo dell’innovazione scientifico-tecnologica del territorio. Al benvenuto del prof. Nanni si è unito quello di Domizio Piroddi, assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Faenza.

In tutto circa 60 iscritti al workshop che si è svolto a Romagna Tech

Il workshop si è articolato in più interventi svolti da Daniele Rebecchi e Chiara Baldini di Netzsch e da Chiara Leonardi di Blacks, seguiti nel pomeriggio da dimostrazioni pratiche su alcuni strumenti esposti, discutendo con i partecipanti le principali caratteristiche e potenzialità delle tecniche oggetto dell’incontro. Al workshop hanno partecipato una sessantina di iscritti, provenienti dal mondo produttivo, dai Centri di Ricerca del territorio e dal mondo universitario e delle scuole, con una significativa presenza di giovani ricercatori. In conclusione, il successo della manifestazione e la soddisfazione dei partecipanti hanno compensato gli sforzi degli organizzatori, che si augurano di proseguire e consolidare queste iniziative tecnico-scientifiche con l’intento di estendere l’attività di formazione e sviluppare ulteriormente le collaborazioni fra l’Università di Bologna e la realtà produttiva del comprensorio faentino.

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