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Pasqua di solidarietà: le uova di cioccolato dell’Istituto oncologico romagnolo per finanziare la ricerca

Nonostante le restrizioni ancora presenti, anche la Pasqua del 2021 sarà all’insegna della solidarietà e della lotta contro il cancro. Questo il messaggio dell’Istituto oncologico romagnolo che propone anche quest’anno la consueta vendita di uova di cioccolato per finanziare la ricerca di nuove speranze terapeutiche nel contrastare i tumori e far sì che non venga rallentata dall’emergenza sanitaria in corso. Sarà possibile acquistare le uova, 500 grammi di finissimo cioccolato al latte o extra fondente, al prezzo di 14 euro l’una. Il ricavato sarà interamente destinato agli studi portati avanti presso i laboratori dell’Irst Irccs di Meldola.

Come acquistare le uova

Sarà possibile acquistare i tradizionali dolci di cioccolato sia online che in loco. E’ possibile infatti ricevere le uova di Pasqua direttamente a casa ordinandole tramite la piattaforma http://www.insiemeachicura.it, sul sito internet ideato dallo Ior. In collaborazione con il supermercato online Tulips sarà possibile aggiungere al carrello anche l’uovo di Pasqua che sostiene la ricerca scientifica e ricevere la spesa a casa.  E’ comunque possibile acquistare le uova anche presso tutte le sedi Ior, agli orari abituali e nel rispetto delle normative vigenti in termini di contenimento del contagio. Non mancheranno infine anche altri punti vendita “in presenza” in tutta la Romagna. In particolare a Faenza le uova di Pasqua Ior si possono trovare presso il Conad Arena di Via Caffarelli 1 e il Conad La Filanda in Via della Costituzione 28. A Modigliana invece saranno disponibili presso il Conad di Modigliana in Via Emiliana 91.

«La Romagna non si dimentica di chi soffre di tumore»

Finora la risposta della campagna online, dei molti punti vendita che hanno aderito all’iniziativa e delle aziende che hanno acquistato le uova per fare regali ai propri dipendenti è stata molto positiva. « Nonostante tutto la Romagna non si dimentica di chi soffre di tumore –  fa sapere Fabrizio Miserocchi, direttore generale dello Ior – Anzi, probabilmente la situazione d’emergenza ha addirittura acuito la sensibilità verso le tematiche legate a salute e sanità. Continuiamo su questa strada».

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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