Una targa, un convegno e tante storie: Faenza ricorda Pietro Nenni
Dietro una targa non c’è solo il ricordo delle istituzioni per una persona scomparsa. Dietro una targa ci sono soprattutto ideali, gesti concreti, cambiamenti, altre persone che hanno condiviso lo stesso cammino o se ne sono distaccate. C’è il temperamento irruento dei primi anni di vita, la lotta al fascismo, il sogno di un paese migliore. Ci sono paesaggi cambiati, un’Italia che è passata dalla realtà contadina di fine Novecento alla piena società industriale. Ci sono foto che ritraggono i tanti comizi accompagnati da una piazza viva, capaci effettivamente di dare senso alla “polis” faentina.
È questo che c’è dietro la targa che verrà posta domani, sabato 6 febbraio, alla casa natale di Pietro Nenni, in via S.Agostino 18. In occasione dei 125 anni dalla nascita del giornalista e politico faentino, avvenuta il 9 febbraio 1891, Faenza ricorda in questa maniera simbolica uno dei suoi cittadini più illustri, padre fondatore della Repubblica italiana sorta dopo i disastri della Seconda guerra mondiale. Un gesto realizzato dalla Fondazione Nenni e Buozzi, in collaborazione con il Comune di Faenza, l’Associazione culturale Laboratorio Democratico ed il Gruppo dei Socialisti & Democratici al Parlamento europeo.
“Rinnovare o perire”
Dietro a una targa non ci sono solo dediche. Ci sono anche iniziative, dibattiti, discussioni. Perché il messaggio che sta dietro alla figura di Pietro Nenni è più attuale che mai. «Nenni è stato un socialista – ricorda Armando Menichelli, segretario provinciale del PSI – che ha vissuto la guerra e il confino, protagonista di tante battaglie, sia in Italia che in Spagna, sempre dalla parte dei deboli. Per gran parte del ‘900 rappresentò la storia e gli ideali del socialismo italiano e internazionale. Mi piace ricordare la sua ormai storica frase: ”Rinnovare o Perire” in cui ribadisce il concetto che solo con il rinnovamento si potrà essere contemporanei del proprio tempo, vivendo per gli altri e lavorando per i più deboli».
Un convegno sul pensiero europeista di Pietro Nenni
Dopo la consegna della targa, che avverrà alle ore 12, interverranno Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Nenni e Buozzi; Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna; Stefano Collina, senatore del PD; Giovanni Malpezzi, sindaco di Faenza; Riccardo Nencini, segretario nazionale PSI; Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D al parlamento europeo. A seguire, le iniziative si sposteranno alla Sala consiliare del Comune comunale ” E. De Giovanni”, (piazza del Popolo 31), alle 14:30, dove inizierà il convegno dal titolo “L’attualità del pensiero europeista di Pietro Nenni“.
Una vita al servizio della politica
Brillante giornalista, durante il ventennio fascista fu uno dei massimi dirigenti del socialismo e dell’antifascismo italiano e internazionale. Durante la Liberazione, assunse cariche di governo guidando in prima persona la battaglia a favore della Repubblica. Fu Vicepresidente del Consiglio e ministro per la Costituente (1945-46), alto commissario per le sanzioni contro il fascismo (1945), ministro degli Esteri (1946-47), deputato alla Costituente e alla Camera sin dalla prima legislatura repubblicana. Con il passaggio a una formula di governo di centrosinistra, Nenni portò il partito socialista al governo, assumendo la carica di vicepresidente del Consiglio nei governi Moro (1963-68) e ministro degli Esteri negli esecutivi Rumor (1968-69). Determinante è stata la sua azione nella unificazione dei due partiti socialisti, PSI e PSDI nel 1966, mentre non poté evitare la nuova scissione tre anni più tardi, restando nel PSI, di cui fu presidente sino alla morte avvenuta il 1° gennaio 1980. Nel 1970 fu nominato senatore a vita.