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In scena al Masini di Faenza l’Ukrainian Classical Ballet in Giselle il 16 maggio

Uno spettacolo di solidarietà e arte quello che il 16 maggio alle 21 andrà in scena al Teatro Masini di Faenza e che vedrà come protagonista il corpo di ballo Ukrainian Classical Ballet in Giselle, musiche di Aldolphe Charles Adam. L’evento, promosso dalla Regione Emilia Romagna e Accademia Perduta / Romagna Teatri con la collaborazione e il sostegno del Comune di Faenza, del Tampieri Financial Group, Dance Studio e Faenz’a Danza, che permette al corpo di ballo ucraino di continuare a lavorare, raccogliendo l’ospitalità di Faenza e di molte città e teatri italiani ed europei.

Giselle in scena al Masini

Giselle, uno dei cavalli di battaglia della ballerina italiana Carla Fracci, è un’opera di grande rilievo per la danza classica. La storia d’amore struggente ottocentesca tra una contadina, Giselle, e un aristocratico Albrecht, è stata musicata da Adolphe Charles Adam su libretto di Theophile Gautier e Jules Henry Vernoy de Saint Georges. Le coreografie sono di Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa e vedranno esibirsi sul palco del Masini la pluripremiata Étoile dell’Opera Nazionale dell’Ucraina ‘Tara Shevchenko’ Olga Golisya che interpreterà la protagonista Giselle, Iurii Kekalo, solista dell’Ukrainian Classical Ballet, ballerino dell’Hungarian State Opera dal 2012 e in passato solista dell’Opera Nazionale dell’Ucraina, nel ruolo di Albrecht. Ad accompagnarli il corpo di ballo Ukrainian Classical Ballet. Le scene sono di Evgeny Gurenko e i costumi di Vera Poliudova, mentre la direzione artistica è di Ivan Zhuravlov. Dunque, come ha sottolineato il direttore artistico del Masini Ruggero Sintoni, uno spettacolo che non solo mostra la solidarietà faentina al popolo ucraino ma che offre anche l’opportunità al pubblico di assistere a una messa in scena di danza classica di altissima qualità.

Il sostegno della danza faentina e ucraina

La compagnia Ukrainian Classical Ballet è abituata a calcare i palchi di grandi teatri, e offrirà al pubblico uno spettacolo di danza classica di grande rilievo con l’etoile sempre in scena. Per realizzare questo evento è stato decisivo anche l’impegno di due importanti scuole di danza faentine quali Faenz’a Danza Dance Studio che, come hanno sottolineato Federica Zani e Luna Ronchi, hanno avuto così modo di sentirsi ancor più parte attiva nella comunità faentina offrendo solidarietà al popolo ucraino e al mondo della danza che vive in Ucraina un difficile momento. Lo spettacolo che andrà in scena infatti sostituisce l’iniziale proposta de Il lago dei Cigni di Čajkovskij, poichè il governo ucraino ha posto il divieto di mettere in scena il balletto del compositore russo. La compagnia, come ha sottolineato la stessa Manager Natalia Jordanov ha preso le distanze da questa decisione politica che lede la libertà artistica, inderogabile in questo tempo di guerra, ribadendo che arte e cultura non possono aver bandiera poichè costituiscono un patrimonio universale.

Una tourneè in fuga dalla guerra

“Quando è iniziato il conflitto eravamo in tournée,” dice Ivan Zhuravlov originario di Bucha, in tour con la sua bimba di appena 6 mesi, non sapevamo cosa potesse succedere. Al corpo di ballo iniziale si sono riuniti tanti altri ballerini provenienti dai principali teatri nazionali. Abbiamo trovato alloggio da amici, molti di noi hanno chiesto asilo politico in Francia e in Germania” Il direttore artistico sottolinea anche la complessità di una tourneè con alloggi temporanei, ma anche la sua importanza per permettere ai ballerini e ai tecnici di continuare a lavorare per le proprie famiglie. Un impegno attivo quindi anche quello della danza nella solidarietà al popolo ucraino: “ noi artisti possiamo, attraverso il linguaggio universale della danza, parlare di quello che succede nelle nostre città. Le prime due settimane di conflitto mi trovavo a Kiev, vivevo con mio figlio di 11 anni – racconta la ballerina Olga Golitsya -. Eravamo nascosti in bagno, poi ci siamo spostati in un parcheggio sotterraneo. Ma era una situazione che non potevo far vedere a mio figlio, così ho deciso di lasciare il paese. Ho chiuso tutta la nostra vita in uno zainetto e siamo partiti”. Anche il danzatore Iurii Kekalo ha ribadito la difficoltà della situazione per il popolo ucraino e per il mondo dell’arte: “questa tournée non era pianificata, ma in questa situazione non ci resta che unirci e far sentire quello che stiamo vivendo attraverso la danza. Non si può tacere rispetto a quanto sta succedendo. Siamo molto grati all’Italia per l’accoglienza dimostrata e a tutta l’Europa che sta sostenendo l’Ucraina e gli artisti ucraini”.

Info e prenotazioni

I biglietti hanno un costo di 30 euro per la Platea e Palchi, di 20 euro per gli Under 20 e per il Loggione. Le prevendite sono disponibili da martedì 19 a lunedì 2 maggio (festivi esclusi) dalle 10 alle 13 e lunedì 16 maggio dalle 10 alle 13. Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal 19 aprile, dal lunedì al venerdì (festivi esclusi) dalle 11 alle 13. E-ticketing: Vivaticket.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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