Turismo e Faenza 2020: IF promossa o bocciata? Le opinioni di Bertozzi (FdI) e Isola (Pd)
La città del Neoclassico, della ceramica e del buon vivere, a pochi passi dal mare e altrettanti dagli Appennini. Uno dei temi principali della campagna elettorale è quello del turismo, sempre più negli anni una delle risorse chiave della città e infatti citato trasversalmente da liste e partiti anche dalle visioni molto differenti. Una risorsa che si trova a vivere una situazione molto complessa: la futura Amministrazione dovrà infatti da una parte cercare di mettere in campo nuove strategie per affrontare il nuovo scenario post-Covid (di questo abbiamo parlato con Nicola Fiorentini, co-founder della startup Diwine Experience, ndr) e dall’altra dovrà valutare se il percorso messo in campo negli ultimi anni – al netto di numeri in costante crescita – è da bocciare o da valorizzare; e ad avere un ruolo di primo piano in questo percorso è stata soprattutto “IF Imola Faenza tourism company”, la società consortile di promo-commercializzazione turistica istituita nel 2016 e che si occupa sia del territorio della Romagna Faentina sia dell’area imolese, in particolare gestendo l’Autodromo di Imola.
Stefano Bertozzi: “Imola e Faenza sono due territori molto diversi: un maggior focus sulla nostra realtà favorirebbe il territorio faentino”
Dal 16 maggio 2020 IF ha perso il suo direttore Erik Lanzoni, che ha rassegnato le dimissioni decidendo di intraprendere un nuovo progetto lavorativo, e attualmente l’ente è senza direttore. Il ruolo di IF in questi anni è stato decisivo per la promozione del turismo nella Romagna faentina o questa crescita poteva essere ancora più forte se ci fossero state strutture diverse? E’ di questa seconda opinione Stefano Bertozzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia. «Quello del turismo è un tema che mi sta cuore sin da quando facevo consigliere comunale a Riolo Terme – afferma Bertozzi – Il turismo è molto importante ed è una risorsa fondamentale per il nostro territorio. Nel 2016 guardai con perplessità la nascita di IF, dato che si occupava della promo-commercializzazione di due territori, benché vicini, molto diversi. Da una parte infatti c’è un turismo d’affari e la presenza dell’autodromo, dall’altra Faenza che ha un bacino completamente diverso di turisti. Inoltre fanno parte di due Destinazioni Turistiche regionali diverse».
“IF è stato veramente decisiva nell’aumento dei flussi turistici?”
A non convincere Bertozzi sono i costi di gestione della società. «IF ha un socio di riferimento che detiene il 43,4% delle quote che è il Con.Ami, sede a Imola, consorzio di 23 comuni, e molte delle sue attività in realtà sono spostate sull’asse imolese relegando a Faenza un ruolo di secondo piano. Inoltre, guardando anche ai numeri dei costi di gestione, nel 2019 IF ha introitato 920mila euro e il 36,58% è andato in stipendi: 336.572 euro per un totale di otto dipendenti. Da non dimenticare inoltre che la società si avvale anche di consulenti esterni le cui cifre di costo non sono riportate. A questi numeri si aggiungono anche 74mila euro di affitto che portano i costi di struttura a un totale del 45% della somma ricevuta, una percentuale davvero eccessiva». «Indubbiamente i numeri del turismo faentino sono cresciuti in questi anni – conclude Bertozzi – ma è stato veramente decisivo l’apporto di IF? Tanti degli eventi che a Faenza funzionano e sono cresciuti in questi anni non hanno avuto un apporto significativo da IF e avrebbero registrato numeri importanti comunque. D’altro canto una struttura più snella di IF, con un focus solo legato alla Romagna Faentina, avrebbe potuto e potrebbe in futuro fare meglio guardando maggiormente alla specificità dei nostri territori? Penso che una riflessione sia doverosa».
Massimo Isola: “Il percorso di IF è stato estremamente positivo, l’essere su due territori è una risorsa in più”
Di parere opposto il candidato sindaco di centrosinistra, Massimo Isola, favorevole al percorso fin qui svolto da IF. «L’esperienza di IF è estremamente positva – commenta Isola – valutata dalla Regione come elemento di innovazione in grado di operare su due Destinazioni turistiche. Per i nostri territori è stato un valore aggiunto, dato che sono riusciti a intercettare opportunità economiche, risorse e visibilità su tutte e due le dimensioni, partecipando a importanti Fiere internazionali». «Questo essere territorio di confine per noi è un vantaggio – prosegue Isola – possiamo infatti così attingere su due bacini egualmente significativi sull’area bolognese e quella romagnola, d’altronde IF è nata strategicamente come territorio di confine. Se in questi anni Faenza ha avuto record di arrivi e presenze, raddoppiando il numero di turisti stranieri, lo si deve al lavoro di IF, che definirà il nuovo direttore a seguito delle elezioni che coinvolgono sia Faenza che Imola, prima sarebbe strategicamente sbagliato».
“Gli eventi in centro storico promossi in questi anni hanno funzionato: ora lavoriamo per rendere la piazza più attrattiva economicamente”
Isola traccia poi un bilancio dell’attività svolta dall’Amministrazione per rivitalizzare il centro storico. «In questi anni abbiamo riportato la gente in piazza attraverso una proposta culturale che ha funzionato, eventi e manifestazioni – conclude Isola – per fare un passo in più serve una maggiore condivisione del progetto tra pubblico e privati per rilanciare economicamente il centro storico. Se si vuole essere una città turistica i commercianti, penso in particolare a quelli del centro storico, devono condividere la sfida che ti porta magari ad ampliare gli orari o a cercare di dare sempre offerte innovative, e su questo c’è da lavorare, rendere più attrattivo il centro di Faenza è una nostra priorità».