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I risultati del Trail del Cinghiale disputato il 4 e 5 novembre: primo Simone Corsini

Quando romagnoli e toscani si mettono insieme per organizzare, spesso ne esce un ottimo risultato, come si è verificato nel weekend dedicato al “Trail del Cinghiale” numero 10.  Ben 1.100  i concorrenti iscritti, dei quali sono partiti in 912 ed arrivati entro il tempo massimo 865, si sono potuti divertire, senza preoccuparsi ed il clima che si è respirato incoraggia per il futuro.

Il racconto della X edizione del Trail del Cinghiale: primo Corsini

Una tre giorni ricca di polenta e ribollita, birra blanche al pepe, musica, giochi pirotecnici e tante emozioni, come la prima partenza di venerdì alle 22, con 200 concorrenti scattati accendendo le lampade frontali, per la ultratrail 107K (D+ 6.400 metri), che lasciando il paese hanno formato una scia luminosa, quasi fosse una cometa. I primi 3, nonostante un paio di scrosci copiosi subiti durante la mattina del sabato, hanno viaggiato ad andature mai viste prima, tanto che il reggiano Simone Corsini, già oro al Grand Trail di Courmayeur ed argento al Tor, ha completato l’opera in 13.24’34”, alla fantastica media di 7’31”/km. “Mi sono divertito – ha commentato al termine il 30enne del team Mud&Snow – e pensavo di andare anche più veloce, ma sono contento. L’organizzazione è stata perfetta e certosina, e voglio smentire chi ancora pensa che i trail sugli Appennini siano inferiori a quelli alpini, il “Cinghiale” presenta dei tratti molto complicati e se non si dispone della tecnica di base, si rischia di saltare.” Dopo 53’49” ha chiuso il piemontese Nicola Poggi, davanti al bergamasco Loris Bonzi (a 1.08’41”). Nella top ten anche 3 stranieri, a testimonianza del valore dei 60 che si sono presentati ad una delle 4 prove, ad esempio dominando al femminile la 60K (D+ 3.850 m.), con la belga Flore de Meester, in 8.32’33”, dannati all’estone Marjaliisa Umb (a 26’12”). L’ultra “rosa” invece ha visto un testa a testa tra due debuttanti, dove ha prevalso la lughese Daniela Valgimigli (Liferunner), che in 17.17’32” (media 9’42”/km) ha preceduto la lombarda Francesca Tentorio di appena 2’13”. Le altre vittorie sono tutte italiane. Al maschile nella 60K ha prevalso il marchigiano Samuele Raffaelli (Avis Aido Urbino) in 6.48’06”, nella 33K (D+ 1.910 m.), il trevigiano Marco Tramet, in 3.15’43”, nella 15K l’altro marchigiano Giovanni Pazzaglia (Pol. Montecchio 2000), mentre tra le donne Irene Saggin (Ultrabericus Team VI) nella 33K, col tempo di 3.50’58” e nella “short” l’udinese Anna Gubiani (Atletica Buja), in 1.34’14”.

Commenti positivi per questa decima edizione

Marco Gurioli Presidente dell’Asd Leopodistica: “Volevamo che questa decima edizione fosse una festa per tutti, dagli atleti ai volontari e così è stato. Ci preme sottolineare che gli atleti e accompagnatori hanno apprezzato il grande calore con cui il paese li ha accolti. La tecnicità e la bellezza dei sentieri percorsi è stata riconosciuta da tutti come una splendida cornice dell’evento. Andrea Tronconi, presidente dell’Asd Seniobike: “Siamo soddisfatti del successo della
manifestazione e dell’ottimo funzionamento della macchina organizzativa”. Gian Piero Moschetti, Sindaco di Palazzuolo sul Senio: “Il nostro ringraziamento va a tutti gli atleti che hanno partecipato ed animato la corsa. Si tratta di un vero capolavoro della collaborazione e del volontariato che unisce in nome dello sport tutta la cittadinanza e
volontari. Personalmente faccio i complimenti al nostro parroco, Don Alessandro classificatosi 34° su 350 nella 15 km. Siamo già pronti per l’anno prossimo in cui diventeranno disponibili i nuovi tratti di sentiero e le nuove attrezzature, finanziate grazie ad un contributo ottenuto dalla Regione Toscana”.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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