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Il Torricelli fa festa con la Notte nazionale del liceo classico

Il liceo classico è una scuola più viva che mai e studenti e professori di tutta Italia vogliono dimostrarlo. Eventi, rappresentazioni teatrali e performance si succederanno in contemporanea in 367 licei classici italiani venerdì 13 gennaio 2017 per la Notte nazionale del liceo classico. Dal Vittorio Emanuele II di Palermo fino al D’Azeglio di Torino passando per il liceo Torricelli di Faenza dalle ore 18 inizierà una serata di festa all’interno delle aule nelle quali vengono tramandati i capolavori della lingua latina e greca. Una scuola che – descritta spesso come antiquata – vuole dimostrare di poter dire ancora molto sulle sfide della contemporaneità.

La terza edizione della Notte nazionale del liceo classico

img_6886L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è nata da un’idea del professor Rocco Schembra di Palermo e vuole rilanciare un modello di insegnamento capace – oggi come ieri – di mettere al centro la formazione dell’individuo prima ancora che un sapere tecnico. A mettersi in gioco durante la Notte nazionale del liceo classico sono innanzitutto gli studenti stessi che daranno vita, a partire dalle 18 fino a mezzanotte, a performance, mostre fotografiche, letture di poesie. «Gli studenti hanno subito vissuto con entusiasmo lo spirito dell’iniziativa – spiega la professoressa Francesca Monti, dal 2002 docente di latino e greco al liceo classico Torricelli – è la dimostrazione che quello che facciamo non rimane solo tra le mura della classe ma diventa veramente un loro patrimonio della vita di tutti i giorni». Attualmente il liceo classico di Faenza conta due classi per il triennio e una classe nel biennio.

“Il liceo classico come scuola di capacità critica”

A coordinare le iniziative del liceo Torricelli di Faenza – che vedrà coinvolte quest’anno anche le classi del ginnasio – sono state le professoresse Francesca Monti e Marisa Pierri. «All’interno del liceo classico non si trasmette solo una formazione culturale – spiega Francesca Monti – ma un atteggiamento di apertura e critica nei confronti della realtà utile in qualunque momento. Il liceo classico dà soprattutto capacità critica: permette agli studenti di rendersi conto di quello che accade intorno loro e trovare delle soluzioni per risolvere i problemi. In questo senso è una scuola più viva che mai, e durante la Notte nazionale del liceo classico lo dimostreremo». «Mi ha dato un’apertura mentale sulle varie culture – aggiunge la professoressa Marisa Pierri, docente di lingue straniere al Torricelli – culture che ho approfondito nel corso della mia vita. Il liceo classico è una finestra sulla cultura che permette agli studenti di imparare a ragionare».

Liceo Torricelli: ospiti Gene Gnocchi e il procuratore Morena Plazzi

gene-gnocchi_54_3393Agli eventi degli studenti si aggiungeranno nella serata del 13 gennaio tante realtà del territorio, legate in un qualche modo alla cultura promossa dalla scuola. Tra i partecipanti anche il comico Gene Gnocchi, Morena Plazzi – sostituto procuratore presso il tribunale di Bologna – l’ensemble Archi Sarti, la compagnia teatrale Amici dell’Europa, una mostra di Cesare Reggiani, il percorso Dino Campana illustrato dal professor Stefano Drei. «La grande adesione delle associazioni faentine – scrive l’istituto in una sua nota – è la prova che il liceo classico di Faenza non intende rinchiudersi dentro una torre di avorio, bensì aprire le proprie porte a tutta la cittadinanza e proporsi come una realtà vivace, aperta e stimolante, possibile trampolino per un futuro migliore». Ecco allora che dalle ore 18 in tutti i 367 licei aderenti si aprirà la notte bianca con la lettura del primo stasimo dell’Antigone di Sofocle. La conclusione allo scoccare della mezzanotte sarà data dalla lettura del pianto di Danae: nel mezzo – tra queste due letture che uniranno simbolicamente i licei d’Italia – cultura classica e mondo contemporaneo dialogheranno tra loro passando dal cinema, al rock fino a spettacoli scientifici curati dalle professoresse Maria Letizia Dall’Osso e Laura Giovannoni. Durante la serata sarà possibile inoltre aderire all’associazione degli ex-studenti del liceo classico Torricelli.

“I ragazzi di oggi hanno bisogno di un ambiente che li faccia crescere come persone”

Studenti di ieri, studenti di oggi. Francesca Monti, oggi insegnante, ricorda i suoi anni trascorsi al liceo. «Da studentessa – racconta – ho frequentato anch’io il liceo classico e se sono quella che sono adesso lo devo soprattutto a quegli anni di formazione». Come sono invece gli attuali studenti del liceo faentino? «Pensando al ginnasio i ragazzi di oggi – risponde Francesca Monti – mi sembrano sempre più fragili e disarmati, a maggior ragione hanno bisogno di strumenti per difendersi da quello che li circonda. Hanno bisogno di un ambiente che li aiuti, non qualcosa di rigido, ma qualcosa che aiuti loro a crescere come persone».

Foto: Gaia Vannoni

 

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