Tempi di Recupero 2020: edizione ‘home’ per i protagonisti della ristorazione

Un evento rivolto a chiunque faccia parte del mondo della ristorazione, ma anche coloro che sono legati alla sfera della cultura, dello spettacolo, della musica e del turismo e che stanno vivendo un momento difficile a causa delle misure di contrasto alla pandemia Covid-19. E’ pronta al via Tempi di Recupero Week Home Edition che si terrà dal 25 aprile al 3 maggio 2020: l’obiettivo è raccogliere le impressioni e le idee di coloro che lavorano nei settori che maggiormente sono e saranno colpiti dalle conseguenze della pandemia.

Come partecipare alla Tempi di Recupero Week Home Edition

I partecipanti sono invitati a girare un breve video che racchiuda i due temi protagonisti: il recupero e il bello. Tutti prepareranno una ricetta del recupero del cibo (tradizione, quinto quarto di carni, pesci o vegetali, avanzi) e racconteranno una storia accaduta durante questo periodo – a loro, ai loro cari, amici, parenti, vicini, sconosciuti – che li ha colpiti positivamente. A coloro che non sono ristoratori, ma sono legati alla sfera della cultura, chiediamo, inoltre, di dare un consiglio o una breve riflessione su come “recuperare” il loro settore alla ripartenza dalla crisi.

Che cos’è Tempi di Recupero?

Nel 2013 a Faenza, presso L’Osteria della Sghisa, prende il via il progetto Tempi di Recupero, ideato da Carlo Catani. Più di 40 tra chef stellati, osti e azdore (figura mitica romagnola, la regina del focolare domestico) si sono succeduti ai fornelli per proporre ricette a base di quinto quarto, ricette del giorno dopo o per riportare in luce antiche ricette dimenticate e materie prime apparentemente meno nobili e meno conosciute. Dopo sette anni di iniziative, cene ed eventi a tema recupero – più di 80 fino ad ora -, e la pubblicazione del libro: “Tempi di recupero. Scarti, avanzi e tradizione nelle cucine dei grandi chef” (Quinto Quarto Edizioni) nel 2018, si è deciso di celebrare il recupero in cucina lanciando la Tempi di Recupero Week, cioè una settimana internazionale che dia voce a coloro che hanno a cuore la sostenibilità e l’eticità in cucina.

Tempi di Recupero nasce con il proposito di sensibilizzare il pubblico nei confronti della sostenibilità in ambito alimentare e di come, attraverso le buone pratiche domestiche, il cibo possa essere utilizzato in maniera proficua per le tasche, l’ambiente e, soprattutto, per il gusto. «Nel 2020 Tempi di Recupero è recentemente divenuta un’associazione culturale – spiegano i promotori – e questo ci ha fatto riflettere con maggiore impegno sulla funzione e l’impatto che vogliamo avere. Oggi più che mai siamo tutti chiamati a riprogettare il nostro futuro, a rivedere i ruoli culturali, sociali ed economici e a riflettere su quale sia il mondo che vogliamo (ri)costruire».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

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