Nell’Unione per le differenze: il progetto di Sos Donna
L’Associazione Sos Donna di Faenza, centro contro la violenza alle donne, ha presentato lunedì 6 maggio 2019 “Nell’Unione per le differenze”, il progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna sul tema della Pari Opportunità che vede la partecipazione di Urf – Unione della Romagna Faentina, Teatro Due Mondi, Teatro del Drago, Cooperativa Libra, attraverso il servizio di intervento Muoviti, per la realizzazione di molteplici attività sul territorio. «Il progetto propone una serie di azioni che mirano nel loro insieme a generare una maggiore consapevolezza e nel tempo promuovere un cambiamento e rinnovamento culturale che diventa azione di contrasto alla violenza alle donne – a spiegarlo è Raffaella Meregalli, operatrice dell’associazione Sos Donna.
Un progetto che ha messo in rete associazioni, cooperative ed ente pubblico
Le attività investono un ampio spettro di campi con i rispettivi linguaggi: da quello culturale (seminari, incontri informativi), teatrale (spettacoli e azioni teatrali), scolastico (percorsi educativi), interattivo (laboratori partecipati), comunicativo (murales, videoclip, materiali di promozione, internet). La varietà di iniziative è pensata per raggiungere con strumenti diversi un pubblico eterogeneo e generare consapevolezza sul tema della violenza alle donne, della discriminazione e della responsabilità maschile e promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere. La rete tra associazionismo, cooperazione ed ente pubblico su questa specifica tematica garantisce un approccio specialistico alla problematica, attraverso una formazione permanente e la realizzazione di una collaborazione che mette a frutto esperienze già realizzate per trasformarle in modelli trasferibili in altri contesti territoriali, favorendone le sinergie».
Antonella Oriani: “Un progetto per superare gli stereotipi di genere”
Antonella Oriani, presidente dell’associazione faentina, ha commentato il risultato di questa sinergia che continuerà a produrre effetti e momenti specifici sul territorio: «L’importanza di questi progetti di rete ci permette di dare vita a un’espressione corale, ognuno con le proprie peculiarità, per la promozione della cultura del genere. Dal punto di vista del centro antiviolenza Sos Donna di Faenza, solo attraverso il superamento di certi atavici stereotipi e con la costruzione di un patto di genere, si potrà produrre un reale cambiamento culturale per contrastare la violenza degli uomini sulle donne».
Con riferimento alle giovani generazioni, per promuovere l’educazione e la formazione alla cittadinanza di genere e alla cultura di non discriminazione in ambito scolastico «Stiamo lavorando su diversi fronti – spiega Raffaella Meregalli – partendo dal percorso formativo “Adolescenti: futuri uomini e donne tra stereotipi, pregiudizi e ruoli sociali” attivo nelle scuole superiori di secondo grado dell’URF. Si vuole infatti integrare il lavoro educativo degli scorsi anni con attività formative che sostengano l’emersione degli stereotipi di genere, veicolando contenuti sulla cultura del rispetto e della consapevolezza riguardo alle discriminazioni di genere e alla violenza contro le donne, con un approfondimento ed ampliamento. L’interesse di approfondimento della tematica è comprovato anche da specifiche richieste che provengono direttamente dalle scuole come ad esempio alcuni Istituti secondari di secondo grado del territorio dell’URF, che negli scorsi anni non avevano aderito alla formazione. In campo anche un percorso formativo nelle scuole secondarie di primo grado di Riolo Terme e Casola Valsenio, che prevede numerose attività con l’utilizzo di linguaggi diversificati e l’obiettivo di far riflettere sul concetto di dignità e di diritti umani, introducendo il concetto di diversità, di conflitto e di violenza e trovando le leve per sviluppare empatia, comprendendo la soggettività di ogni esperienza individuale…».