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“Sì stare insieme”: vincere la disabilità emotiva con la cucina

Un corso di cucina, quello della parrocchia di S.Antonino, in cui gli ingredienti principali sono “accoglienza”, “unione” e “voglia di mettersi in gioco”, necessari per consentire di vivere al meglio questa esperienza anche a chi ha difficoltà emotive e disabilità. “Sì stare insieme-Anmic” è un progetto che opera nell’area faentina, a disposizione di tutta la cittadinanza e di tutti coloro che desiderano stare piacevolmente assieme, integrandosi e relazionandosi con le realtà del nostro territorio con una particolare considerazione per le persone che presentano una difficoltà di gestione emotiva. Tutte le attività del progetto sono in collaborazione con l’Unione dei Comuni della Romagna faentina. Fra le iniziative attivate c’è anche la collaborazione con il circolo di Sant’Antonino dove settimanalmente una quindicina di persone svolge un particolare corso di cucina.

Il progetto sviluppato da Anmic

L’immagine – culinaria – utilizzata per descrivere questo nuovo progetto è quella del lievito: i numeri contano solo fino a un certo punto nel raccontare le potenzialità dell’iniziativa che consente alle persone disabili di vivere al meglio la loro vita. E, come il lievito, questo progetto, sviluppato da Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili) su proposta di alcune famiglie, vuole silenziosamente crescere e maturare, cambiando in meglio concretamente la vita delle persone.

Il corso di cucina a S.Antonino come punto di partenza per vincere l’instabilità emotiva

«Questo gruppo di famiglie ha fatto una scelta importante – spiega Claudia Gatta, assessore ai Servizi sociali – piuttosto che nascere come nuova associazione, ha sviluppato il progetto all’interno di Anmic. È un fatto molto positivo, che testimonia la voglia di collaborare assieme tra tanti attori su un tema molto delicato come quello della salute mentale, favorendo una vera integrazione».
«I nostri sogni sono diventati sogni comuni – afferma il presidente Anmic Francesco Deggiovanni – quello di rendere migliore la vita della persone con disabilità. Da parte nostra c’è il massimo impegno per sviluppare questa esperienza».
«È importante lavorare assieme su ciò che ci unisce – conferma l’operatrice Luciana Montanari – e per questo ci sentiamo parte di un grande progetto. Il laboratorio di cucina a S.Antonino è stato il motore di questa partenza che è avvenuta grazie all’accoglienza che ci ha dato il parroco don Marco Ferrini. Il 14 dicembre il corso di cucina realizzerà a Sant’Antonino la cena di Natale, che ha coinvolto molti parrocchiani. Questo però è solo il primo passo». Info: 0546 25991, anmicfaenza@virgilio.it

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