Scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo
Dopo annunci, smentite e fughe di notizie, è arrivata l’ufficialità del Governo: scuole e Atenei di tutta Italia resteranno chiusi fino al 15 marzo 2020 per contrastare la diffusione del Coronavirus. La decisione, in via precauzionale, è stata annunciata dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, e prenderà il via con un decreto in vigore da oggi, mercoledì 4 marzo 2020, e che sarà firmato in serata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Viene così rispettato il parere del comitato tecnico-scientifico che già da ieri aveva indicato la chiusura necessaria di scuole e atenei per contenere il propagarsi del virus; la ministra si è poi assicurata che l’attività didattica continuerà anche a distanza e il Governo sta valutando possibili soluzioni per consentire ad almeno un genitore di poter stare a casa con i figli.
Come riporta il decreto: «sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia (…) e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza». Le scuole dunque sospenderanno le attività didattiche, ma dovrebbero restare aperte per il personale Ata.
Con queste nuove disposizioni, saliranno dunque a tre le settimane di chiusura negli istituti di Faenza e della Regione Emilia-Romagna; le attività didattiche nelle aule scolastiche, infatti, sono ferme da lunedì 24 febbraio scorso. Anche all’Itip Bucci di Faenza, l’emergenza covid-19 non è riuscita a fermare la didattica; nell’istituto di via Nuova infatti si stanno sperimentando nuove metodologia di didattica, con gli alunni collegati tramite computer a seguire lezione virtuali.
Coronavirus, i numeri in Emilia-Romagna al 4 marzo 2020
In Emilia-Romagna sono 544 le persone contagiate da Coronavirus, 124 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio, a fronte di 2.385 test refertati. Tutti presentano un quadro clinico non grave o addirittura asintomatico. Sono 234 i pazienti in cura a casa, dove rispettano l’isolamento previsto, e 26 quelli ricoverate in terapia intensiva (due in più rispetto a ieri). I decessi sono saliti a 22 (più 4 a ieri).
124 contagiati in più, nessuno grave
Sale anche il numero delle persone “clinicamente guarite”, che non presentano cioè più alcuna manifestazione clinica dovuta al virus, 6 in tutto, ma anche quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che diventano 26, due in più di ieri.
Finora, inoltre, sono state installate 14 strutture esterne nelle aree degli ospedali e prossimamente, anche nei sette Istituti penitenziari presenti in regione, finalizzate al triage per riscontrare eventuali contagi.
In dettaglio, a oggi i casi di positività (543) sono: 319 sono a Piacenza, 115 a Parma, 20 a Reggio Emilia, 41 a Modena, 12 a Bologna (di cui 1 nel circondario imolese), 33 a Rimini, 2 a Forlì-Cesena, 2 a Ravenna.