https://cdn.hu-manity.co/hu-banner.min.js

Romagna Faentina: botta e risposta M5S-Lega sull’esclusione di Frassineti dal consiglio

«Dopo Faenza, anche a Castel Bolognese, nella giornata di sabato 15 giugno durante la prima seduta del nuovo Consiglio Comunale, si è dato seguito alla nomina dei nuovi consiglieri come rappresentanti locali nel Consiglio dell’Unione della Romagna faentina»: esordisce così la nota a stampa del Movimento 5 Stelle di Faenza a seguito dell’esclusione di Loretta.Frassineti (M5S) dal consiglio dell’Unione della Romagna Faentina, sancita dalla minoranza composta dalla lista civica Prima Castello che fa riferimento alla Lega. «Prendiamo atto – proseguono i pentastellati – dell’arroganza e della prepotenza della Lega che, forte dei suoi tre rappresentanti di opposizione contro uno del M5S, Loretta Frassineti, ha deciso di tagliare fuori il nostro gruppo votando due nomi leghisti, facendo in modo che la voce di 900 cittadini castellani non potrà arrivare dentro l’organo decisionale più importante del nostro territorio. Un vile, squallido e vergognoso attacco frontale che avrà conseguenze politiche importanti. Questa scelta segue quella avvenuta nel Consiglio Comunale di Faenza dove hanno deciso di lasciare fuori il rappresentante della lista L’Altra Faenza, venendo meno agli accordi precedentemente presi, seppur solo verbali».

«Questi due gravi episodi, a discapito della democrazia e a vantaggio di una forza politica – continuano i 5 Stelle – hanno subito ampiamente dimostrato quanto sia lacunoso il nuovo statuto dell’Unione in tema di tutela della rappresentanza, come noi avevamo più volte preannuciato. Nulla è cambiato, se non in peggio e la maggioranza e tutti quelli che l’hanno appoggiata, che hanno voluto e difeso queste modifiche, dovranno prendersene la responsabilità. Perchè questo risultato è palesemente figlio anche dell’incapacità di creare regole che salvaguardassero la necessità che tutte le forze politiche venissero rappresentate nel Consiglio dell’Unione. Ci auguriamo si vorrà tornare a ragionare sugli errori fatti. «Noi, indipendentemente dalle dinamiche politiche nazionali – conclude la nota – non abbiamo e non avremo mai nulla da condividere con questa Lega locale che rappresenta tutti i valori e gli atteggiamenti contro i quali ci battiamo da anni. Continueremo a lavorare nel miglior modo possibile e con il massimo impegno nel solo interesse dei cittadini, a batterci sempre per la democrazia e la pluralità di espressione e pensiero e a fare un opposizione dura, seria e propositiva».

La replica della Lega e della lista Prima Castello: “Polemica sterile e pretestuosa”

Non si è fatta attendere la replica della Lega e della lista Prima Castello. «Sentire i grillini attaccarci per la nostra scelta sui membri dell’opposizione da mandare nel Consiglio dell’Unione fa ridere, lamentano il fatto che così facendo il 5stelle non è presente in Unione, mentre il consigliere Palli è già membro. A differenza loro, Prima Castello non era presente in Unione, quindi la loro polemica è sterile e pretestuosa»: con queste parole spiegano quanto accaduto in consiglio comunale i consiglieri della lista Prima Castello.

Che proseguono: «Abbiamo tre consiglieri comunali, uno apertamente schierato in un partito politico e due civici. Abbiamo voluto portare il civismo in Unione mandano Cavina e Bacchilega, evitando di inviare Berti, che svolgerà invece il ruolo di capogruppo in Consiglio Conunale. I grillini parlano di democrazia, e di fatto in democrazia vince la maggioranza. Abbiamo tre consiglieri comunali mentre loro ne hanno uno, abbiamo ottenuto il doppio dei loro voti, e di conseguenza abbiamo deciso di inviare in Unione solo nostri membri».

Conclude la nota della lista Prima Castello: «Il comportamento dei 5stelle è infine codardo, in quanto in consiglio comunale dopo la votazione accusavano l’Unione e i suoi metodi di elezioni di essere antidemocratico e sbagliati, senza attaccare noi a viso aperto. Invece sulla stampa fanno i leoni e attaccano. Ci piacerebbe che usassero la stessa foga per attaccare il Pd, invece che far partire guerre in minoranza».

Samuele Marchi

Giornalista, sono nato a Faenza e dopo la laurea in Lettere all’Università di Bologna frequento il master in 'Sviluppo creativo e gestione delle attività culturali' dell’Università di Venezia/Scuola Holden. Ho collaborato con diverse testate locali e nazionali come Veneto Economia, Alto Adige Innovazione, Cortina Ski 2021, Il Piccolo, Faenza Web Tv. Ho partecipato all'organizzazione del congresso nazionale Aiga 2015 e del Padova Innovation Day. Nel 2016 ho pubblicato il libro “Un viaggio (e ritorno) nei Canti Orfici” (Carta Bianca editore) dedicato al poeta Dino Campana. Amo i cappelletti, tifo Lazio e, come facendo un puzzle, cerco di dare un senso alle cose che mi accadono attorno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.