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Il Comune si impegna a ridurre i rifiuti: un faentino ne produce 724 kg l’anno

Obiettivo: ridurre rifiuti, e il perchè è intuitivo, ma i numeri possono aiutare. Dire 724 chili a persona rende abbastanza l’idea sull’espressione “montagna di rifiuti”. È questa infatti la quantità di rifiuti prodotti pro capite a Faenza: quasi la metà di questi, circa 344 kg, rappresentano rifiuti indifferenziati, il tutto con un costo per la comunità, sia dal punto di vista della salute sia da quello economico. A fornire queste cifre sono alcune associazioni ambientaliste di Faenza, il cui documento ieri, lunedì 30 maggio, è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. Obiettivo: ridurre dal principio la produzione di rifiuti, favorendo il vuoto a rendere e l’economia circolare in tutto il territorio comunale.

Ambientalisti: “Differenziare i rifiuti non basta”

«Differenziare, riciclare è importante ma non basta – ha spiegato Linda Maggiori, referente del Gruppo famiglie rifiuti zero – Occorre ridurre tutti i rifiuti. Bere acqua di rubinetto, portarsi il contenitore e la sporta da casa, comprare sfuso o alla spina, usare pannolini lavabili». Il documento è stato approvato dal Consiglio comunale a poche settimane dal caos rifiuti che ha colpito la provincia di Ravenna. «Ora è il momento di rimboccarci le maniche – continua Linda Maggiori – riunirci in tavoli di lavoro permanenti insieme ai produttori, all’amministrazione e alla Ausl e capire le modalità giuste per attuare la riduzione dei rifiuti in ogni ambito della vita cittadina: vuoto a rendere e prodotti sfusi, zuccheriere dosatrici nei bar, scuole senza distributori di bottigliette, feste scolastiche e sagre con stoviglie riusabili, incentivi per l’acquisto di pannolini lavabili e di assorbenti lavabili/coppette mestruali.

 

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