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Resistenza: una libertà raggiunta insieme. Riflessioni di una prof faentina sulla storia a scuola

25 aprile. Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. Ricorre oggi il 77simo anniversario di queste celebrazioni e in un tempo che ci ricorda come la guerra non sia solo qualcosa che troviamo nei libri di scuola abbiamo voluto chiedere proprio a chi ogni giorno in classe insegna la Storia e i suoi avvenimenti cosa significhi consegnare questa materia alle nuove generazioni. Ne abbiamo parlato, anche alla luce delle polemiche di qualche settimana fa sulla canzone Bella ciao, con la prof.ssa Benedetta Bulzaga, insegnante faentina di italiano, storia e geografia alle scuole medie, che ci ha ricordato che la Resistenza è la storia di una libertà raggiunta insieme. Dunque è solo insieme che possiamo custodirla, conoscendo sin da da giovanissimi ciò che è stato per costruire ciò che sarà.

Parlare di Resistenza a scuola: riflessioni della prof.ssa Bulzaga

Che cosa significa oggi insegnare Storia a ragazzi molto giovani?

L’insegnante di storia credo abbia il compito di accompagnare i ragazzi in un percorso di conoscenza della storia e di appassionarli ad essa. Sono due processi, il conoscere e l’appassionarsi, che sono tra loro correlati: è conoscendo che ci si appassiona ed è appassionandosi che si conosce in profondità, si sviluppa la curiositas, il desiderio di scoprire. Questo è quello che sperimentano anche i ragazzi più giovani nel momento in cui intraprendono lo studio di epoche più o meno distanti da noi. Si rendono consapevoli del fatto che studiare storia non è studiare un insieme di dati o di fatti, ma è prima di tutto analizzare i contesti, le cause, le ragioni, investigare la realtà ma anche giocare con l’immaginazione, provando a immaginare diversi scenari rispetto a ciò che è accaduto. Compiere queste operazioni di analisi e riflessione porta i ragazzi ad allenarsi ad avere un punto di vista diverso e quindi permette di sviluppare il pensiero critico, compito fondamentale che la scuola è chiamata a svolgere.

Perchè parlare di Resistenza a scuola?

Parlare di Resistenza oggi sicuramente non è semplice. Oggi vediamo compiersi, nella tragedia della guerra, proprio ciò che la storia avrebbe dovuto insegnarci a non ripetere. Tuttavia la storia della Resistenza è la storia di una libertà raggiunta insieme, attraverso un’azione collettiva e organizzata volta a contrastare un regime oppressivo. Continuare a celebrare la giornata della Liberazione è importantissimo perchè deve ricordare a tutti noi che è diritto e dovere di ognuno ricercare i modi per fermare le manifestazioni di odio, violenza e sopraffazione; ricordare chi prima di noi lo ha fatto ci permette di capire come agire e dire no davanti alla guerra, anche quando questa accade lontano da noi.

Letizia Di Deco

Classe 1998, vivo a Faenza. Mi sono laureata in Lettere Moderne e poi in Italianistica e Scienze linguistiche all’Università di Bologna. Scrivo per il settimanale Il Piccolo di Faenza. In attesa di tornare definitivamente in classe da prof, mi piace fare domande a chi ha qualcosa di bello da raccontare su ciò che accade dentro e fuori le pareti della scuola. Ho sempre bisogno di un buon libro da leggere, di dire la mia opinione sulle cose, di un po' di tempo per una corsetta…e di un caffè

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