Ravenna nella top 10 delle smart cities d’Italia

Tutela del verde, buona partecipazione attiva dei cittadini, efficaci politiche energetiche: sono queste alcune delle caratteristiche che hanno permesso a Ravenna di posizionarsi all’ottavo posto tra le smart cities in Italia. Il rapporto I City Rate 2017, curata annualmente dalla società Forum Pa, verifica la posizione di 106 Comuni capoluogo italiani in merito alla loro capacità di essere città “intelligenti”, ovvero più vivibili, sostenibili, inclusive, competitive. Il rapporto 2017, oltre a vedere Ravenna crescere di due posizioni nella top 10, ha visto la conferma del podio dell’anno precedente, con Milano al primo posto, tallonata da Bologna e seguita poi da Firenze. Ma c’è una novità: se nel 2016 il capoluogo lombardo e la città felsinea erano separate da oltre 50 punti, quest’anno la distanza si riduce di appena due punti su oltre 600. Milano si distingue infatti per i dati inerenti alla crescita economica, mobilità sostenibile, ricerca/innovazione e trasformazione digitale, ma sotto le due torri si registrano buone prestazioni sui fronti dell’energia e della governance e partecipazione dei cittadini, con alte prestazioni in tutti gli altri ambiti rilevati dall’indagine.

Anche Ravenna, Parma e Modena nella top 10 delle smart cities

Non solo capoluoghi di regione, ma anche centri di media dimensione. Nella classifica generale troviamo un ottimo posizionamento anche per realtà più provinciali e distanti dall’idealtipo della grande metropoli europea: è il caso di Ravenna, che registra secondo Forum PA buone prestazioni principalmente sull’utilizzo del suolo, le politiche energia, la diffusione e tutela del verde urbano e la partecipazione dei cittadini. Studiando le città italiane secondo ben 113 variabili e indicatori, afferenti a 13 aree tematiche differenti, si può classificare la “smartness” di un Comune sulla base della produzione di energia da fonti rinnovabili in impianti di proprietà comunale e l’uso di tecnologie eco compatibili, della disponibilità di verde pubblico pro capite, delle esperienze di amministrazione condivisa (un indice elaborato da Forum PA sull’utilizzo da parte del Comune di strumenti di gestione dei beni comuni e di partecipazione dei cittadini, come i processi di urbanistica partecipata, i regolamenti dei beni comuni, la realizzazione di un bilancio sociale…) o della presenza di politiche di mobilità sostenibile (diffusione delle piste ciclabili, offerta del trasporto pubblico locale, bikesharing, carsharing). Nel complesso troviamo tutti i capoluoghi emiliano-romagnoli nella top 25 su 106 Comuni studiati, a indicare un buon posizionamento dei centri fra Piacenza e Rimini.

La top 10 delle smart cities:

Difficoltà per il Sud, mentre la Capitale cerca di migliorare

Milano, Bologana, Firenze, città emiliano-romagnole e del lombardo-veneto. E il centro sud? È proprio questo a rappresentare un punto dolente. Nello sviluppo della smart city sono è evidente ritardo le città del Meridione: scorrendo la classifica la prima a comparire è Cagliari, solamente al 47esimo posto. E l’ultima parte del ranking è coperto interamente da realtà siciliane e calabresi: all’ultimo posto Trapani, preceduta da Vibo Valentia, Caltanissetta, Agrigento, Crotone, Catanzaro, Enna, Catania. Il Sud risulta molto sulla difensiva rispetto al resto del Paese sia nelle dimensioni legate all’economia e all’innovazione, che in quelle del welfare, del contrasto alla povertà, ma purtroppo anche in due punti di eccellenza dei territori meridionali, come turismo e cultura. La classifica mette in evidenza che in media la distanza tra le città del Nord Est (494 punti) e quelle del Sud e delle Isole (302 punti) è particolarmente elevata.

Abbastanza deludente è il posizionamento per la Capitale: Roma risulta sì al 17esimo posto della classifica generale con un aumento di 4 posizioni rispetto al 2016 (soprattutto grazie alla trasformazione digitale, con una maggiore diffusione banda larga ed ultra larga, degli open data e dei servizi online comunali e un maggiore utilizzo dei social media), ma si conferma indietro rispetto a Milano, Bologna e Firenze in parametri cruciali come la mobilità sostenibile, le politiche energetiche, l’occupazione e la capacità gestionale di bilancio.

Andrea Piazza

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